A poche ore dalla sfida d’andata tra Inter e Atletico Madrid, l’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha presentato la prossima sfida della sua squadra. Queste le sue parole…
Giornata di vigilia in casa Inter, visto che la squadra nerazzurra è attesa a breve dalla sfida d’andata dell’ottavo di finale di Champions League contro l’Atletico Madrid.
La squadra di Simone Inzaghi dovrà sfruttare al meglio questa sfida a San Siro per provare ad avere un vantaggio da sfruttare nella partita di ritorno in Spagna.
Come di consueto, nella giornata di vigilia della partita, gli allenatori delle squadre si sono presentati in conferenza stampa per anticipare quella che sarà la sfida di domani sera.
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L’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, ha presentato con queste parole quella che sarà la partita contro l’Atletico, anche in relazione al percorso della squadra nerazzurra nella scorsa edizione della Champions League
Sappiamo quanto fatto l’anno scorso, abbiamo vissuto notti magiche con società e tifosi. Vorremmo rifarlo, ma ci sono grandissime squadre che hanno la stessa ambizione dell’Inter. Domani affrontiamo una squadra di grandissimo valore, nelle ultime quattro partite ha cambiato 22-23 giocatori senza cambiare il modo di giocare. Allenata benissimo, sarà un turno molto complicato per noi. Ce la giocheremo alla grande. Domani è il primo incontro sui 180′, sarà una bellissima atmosfera e sarà bellissimo giocarla. Servirà la vera Inter. E’ una squadra che palleggia molto di più rispetto agli anni precedenti, hanno alzato il palleggio e hanno giocatori di ottima qualità. Sappiamo che affrontiamo una grande squadra, di qualità
Il tecnico piacentino ha poi parlato del suo ex compagno alla Lazio Diego Simeone, allenatore proprio della squadra spagnola.
Domani sarà un piacere ritrovarlo. E’ stato un grandissimo compagno. Abbiamo vinto a Roma con la Lazio, poi non ci siamo mai persi di vista. E’ stato un grande compagno di squadra e si capiva sarebbe diventato un grande allenatore. Allena l’Atletico da tredici anni, ha vinto undici trofei e al di là dell’impronta che dà alla squadra li ho visti con piacere. Giocano un ottimo calcio
L’allenatore dell’Inter ha poi parlato di come gestirà la rosa a sua disposizione in questo ciclo ravvicinato di partite.
Parto da quello che è successo. L’anno scorso abbiamo fatto tre mesi molto bene, cambiando 8-9 ogni tre giorni. Avevo tutti gli effettivi che stavano bene e per me era la soluzione migliore. Ora non ho certezze su ciò che accadrà fino alla fine. Nelle ultime partite abbiamo potuto prepararci nel migliore dei modi e recuperare nel modo opportuno. Ora cambierà qualcosa, sarà tutto più difficile e complicato. Sul campionato venti giorni fa eravamo a -1, ora siamo a +9 e sappiamo che è facilissimo in 15-18 giorni che cambi tutto. Dobbiamo rimanere concentratissimi, non guardando a date lontane, ma alla partita che viene. Ora siamo mentalizzati sull’Atletico, poi penseremo al Lecce, sperando di avere meno infortuni possibili. Giocare una volta a settimana è tutto più semplice, ma i ragazzi lavorano bene, sono sempre monitorati e io devo fare scelte che non sono semplici
A Inzaghi è poi stato chiesto se la sua squadra può essere la favorita per il passaggio del turno.
Hanno giocatori che hanno giocato tantissime partite da dentro o fuori. Sarà una bellissima gara, tra due squadre che vogliono dominare e giocano bene a calcio. Hanno principi solidi in mente, poi l’episodio può cambiare la gara. Penso ad esempio al ritorno con il Liverpool di due anni fa o alla finale col City giocata molto bene. Sarà una bellissima partita, con due squadre che giocheranno per entrare nei quarti
Infine, il tecnico piacentino ha parlato del vantaggio accumulato in campionato, che potrebbe aiutare l’Inter ad affrontare la Champions League con più spensieratezza
Il percorso aiuta. Noi guardiamo solo noi stessi e dobbiamo continuare, sapendo che mancano ancora 14 partite. Abbiamo fatto un ottimo cammino, ma abbiamo visto cosa è successo dal 20 gennaio. Penso che va tutto molto veloce, dobbiamo essere concentrati anche quando dormiamo. Pensiamo all’Atletico, è una squadra che non devo presentare io



