Valentin Carboni, figlio d’arte classe 2005, argentino e trequartista dal sicuro avvenire, è un calciatore che sta bruciando le tappe. Perchè si sta riprendendo, con la forza di volontà, dagli 8 mesi d’inattività per l’ infortunio patito quando era in prestito al Marsiglia nel mese di ottobre 2024. Rientrato all’Inter si è messo subito a disposizione dei medici e dei fisioterapisti. Recuperando al meglio la condizione psico-fisica.
Se pensiamo che ha esordito sia in campionato che in Champions a soli 17 anni, è proprio il caso di dire che ci troviamo di fronte ad un potenziale fuoriclasse che, tra le altre cose, è stato considerato tra i migliori talenti della sua generazione. Chivu lo conosce bene in quanto lo ha allenato nella Primavera e per rincuorarlo e ridargli fiducia, lo ha portato con se al Mondiale per club ultimo scorso. Valentin, figlio di Ezequiel, lo ha ripagato con un gol contro i giapponesi dell’Urawa.
Dall’Inter al Genoa in prestito
Tuttavia, pur di fargli ritrovare il ritmo gara, la società ha deciso di darlo in prestito al Genoa di Vieira. Dove il sudamericano ha già dato prova di serietà e capacità. Sfiorando la rete all’11’ del primo tempo. E poi gonfiandola al 40′ nell’incontro con il Vicenza, vinto dal grifone per 3-0 nei 32mi di Coppa Italia di ieri sera 15 agosto.
Senza dimenticare che Carboni, è ormai un punto fermo della nazionale argentina del futuro, perchè gode della stima e della fiducia del Ct Scaloni, il quale, pur avendolo impiegato poco, ma va detto che un anno è stato perso per l’infortunio di cui sopra, lo considera molto importante per il suo modulo di gioco.
Carboni, la prima rete con il Genoa
La sua rete di ieri sera ha fatto sobbalzare dagli spalti il pubblico presente, perchè ha dato prova di classe e potenza allo stesso tempo, stop di petto e tiro forte. Imparabile, in area. Questo significa che sia il Genoa adesso che l’Inter in futuro, potranno usufruire delle grandi doti di questo ragazzo appena 20enne. Sotto gli insegnamenti di Vieira, potrà senz’altro crescere e migliorare sempre di più.