Non si spengono le polemiche dopo Porto-Inter, la società nerazzurra vuole chiarezza per i suoi tifosi e chiede all’Uefa di intervenire…
Non si spegne il caos tifosi al Do Dragao di Oporto. Un situazione spiacevole che Beppe Marotta in primis ha voluto evidenziare a fine gara le problematiche che hanno coinvolto anche intere famiglia con bambini. Una situazione creata esclusivamente dalla società Porto e che ora richiede necessariamente l’intervento deciso dell’Uefa.
Dopo le parole, da Casa Inter, sono arrivati anche i fatti. Un comunicato dove si chiedere rispetto per i tifosi nerazzurri:
“FC Internazionale Milano esprime la massima solidarietà nei confronti dei propri tifosi, provenienti da tutta Europa e in possesso di regolare tagliando d’accesso per la partita di ieri sera, Porto-Inter, ai quali è stato vietato l’ingresso allo stadio Do Dragão.
A seguito di decisione unilaterale del Porto, moltissimi sostenitori interisti, tra i quali numerose famiglie con bambini, sono stati segregati in una zona di contenimento nei pressi del settore ospiti e lì trattenuti per tutta la durata della partita a cui non hanno potuto assistere, esponendoli così a una grave condizione di tensione e potenziale pericolo.
FC Internazionale Milano chiede a UEFA di intervenire affinché si faccia luce su quanto accaduto e che situazioni di questo genere, in contrasto con i principi cardine di sportività, uguaglianza ed inclusione, non si ripetano mai più, a difesa di tutti i tifosi, indipendentemente dalla propria fede calcistica e nazionalità di provenienza”.
Porto-Inter, la società vuole chiarezza per i suoi tifosi. Il comunicato
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Ora come detto tocca all’Uefa capire cosa sia successo, le motivazioni che hanno spinto il Porto a chiudere parzialmente il settore ospiti e lasciare fuori, sulle scale, pericolosamente, un migliaio di sostenitori che avevano regolarmente comprato il biglietto…