Dal campo alla spiritualità nella vita quotidiana del centrocampista dei nerazzurri. Nel cuore del gioco della squadra, fatto di corse, tiri e passaggi, c’è ne uno che incarna alla perfezione l’anima della società: Nicolò Barella.
Oltre ad essere riconosciuto per tutte le sue qualità tecniche, tattiche e di generosità, c’è ne una sconosciuta ai più, ovvero la sua profonda fede cristiana, che lo guida in tutto e per tutto.
Nicolò non ha mai nascosto il suo legame interiore con il Signore dei cieli. In varie occasioni ha dichiarato con sincerità, di quanto il suo essere credente, lo aiuti sia nel campo che fuori per la vita quotidiana.
È la sua bussola nei momenti di smarrimento, perché a quel livello, tra fama, soldi e gloria, è facile perdersi e non ritrovare più la retta via.
Nicolò Barella, la fede come dogma per la vita calcistica
La sua fede si riflette anche nel suo modo di giocare, la grinta e la lealtà verso i suoi compagni, sono valori che, per lui, si legano indissolubilmente al suo modo di vedere e vivere la vita.
Proprio quel suo combattere rincorrendo pallone dopo pallone, anche quando gli avversari sono più forti, ci fa capire la spinta che egli trae dagli insegnamenti cattolici, in cui non si molla mai, perché il Signore premia sempre chi s’impegna e non chi fa la vittima.
Basta pensare alla grande prestazione dei giorni scorsi contro Il Monaco, in cui è stato uno dei migliori in campo. per capire la sua forza d’animo, che gli ha permesso di conquistare, oltre alla fiducia dei suoi compagni, anche la stima ed il rispetto del pubblico sia dello Stadio che della TV
Senza dimenticare il buon rapporto con i vari allenatori avuti nel corso della sua carriera. In definitiva se Barella umanizza la figura del calciatore moderno, super ricco ed affermato, che non ha quasi mai tempo per gli altri, questo lo si deve, soprattutto, all’umiltà che il Cristianesimo insegna.