A pochi minuti dall’inizio di Napoli-Inter il presidente nerazzurro Beppe Marotta ha parlato del caso che ha interessato Lautaro Martinez, affermando che crede totalmente alla versione fornita dal capitano interista. Queste le sue parole.
La sfida con il Napoli sarà la prima di un duro ciclo ravvicinato di partite, nel quale l’Inter si giocherà anche il passaggio ai quarti di finale in Champions League.
E nel corso del pre partita di questa sfida, il presidente interista Beppe Marotta ha parlato del fatto che la squadra allenata da Simone Inzaghi sia l’unica italiana ancora in corsa nella massima competizione europea, affermando che dispiace essere in questa situazione, anche per il discorso del ranking.
Napoli-Inter, Marotta: se la procura dovesse lavorare solo sugli esposti che riceve…
Napoli-Inter, Beppe Marotta sul caso Lautaro Martinez: io gli credo! Sembra abbia commesso un crimine
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Oltre al discorso europeo, il presidente dell’Inter è stato poi interrogato sulla questione relativa all’indagine aperta nei confronti di Lautaro Martinez.
Il capitano nerazzurro, infatti, è ancora al centro delle polemiche per l’ipotetica bestemmia proferita in favore di telecamera al termine della sfida contro la Juventus.
Queste le parole di Beppe Marotta.
Non ne avrei parlato, ma mi corre l’obbligo di rispondere. Mi sembra una situazione molto stucchevole, sembra che abbia commesso chissà quale crimine. Noi, io, credo alla sua versione, cioè che non ha assolutamente proferito questo tipo di insulto. Poi, da uomo di sport e di calcio, bisogna avere rispetto delle autorità. Accettiamo questo iter processuale e lo affronteremo nel migliore dei modi, con grande collaborazione. Leggendo i giornali stamattina, ritengo però anacronistico che tutto questo sia partito da un esposto di tali tifosi, non so bene. Se la Procura dovesse lavorare solo sugli esposti che riceve, credo che ci vorrebbero centinaia di uomini a disposizione. Loro stanno facendo un lavoro egregio, noi restiamo a disposizione e ci adegueremo al contradditorio. Ma crediamo al nostro capitano
 
									 
					


