Monaco-Inter: 1-2. Il tabellino e la cronaca
Monaco (4-4-2): Hradecky, Singo, Vanderson (66′ st. Teze), Kehrer, Caio Henrique (76′ st. Magassa), Akliouche, Zakaria (66′ st. Golovin), Camara (76′ st. Ouattara), Ben Seghir (66′ st. Bamba), Biereth (76′ st. Embolo), llenikheana (66′ st. Brunner). All. Hutter.
Inter (3-5-2): Sommer (66′ st. Di Gennaro), Pavard (66′ st. Dumfries), Acerbi (76′ Darmian), Bastoni (66′ st. De Vrij), Luis Henrique (76′ st. Zalewski), Barella (76′ st. Asllani), Calhanoglu, Sucic (66′ st. Mkhitaryan), Dimarco (66′ st. Carlos Agusto), Lautaro Martinez (66′ Bonny), Thuram (66′ F. Pio Esposito). All. Chivu.
Marcatori: 2′ pt. Akliouche (M), 59′ st. Lautaro Martinez (I), 79′ st. Bonny (I).
Arbitro: Mathieu Vernice (Fra).
Note: espulsi: al 34′ pt. Calhanoglu (I) per doppia ammonizione; ammoniti: Calhanoglu e Lautaro Martinez (I).
Primo tempo
Parte fortissimo il Monaco, che dopo appena 1′ di gioco e poco più, passa in vantaggio con il talento di casa, Akliouche, il quale finalizza dal limite dell’area l’azione innescata prima da Camara e dopo da Biererh e batte Sommer che non può nulla.
Replica subito l’Inter al 7′, ma il tentativo di Barella è alto sulla traversa. Al 20′ ci prova ancora Camara a raddoppiare da oltre 20 metri, il suo tentativo viene sventato dall’ottimo estremo difensore interista. Risponde Susic al 29′, il cui tiro dal limite è deviato dal portiere monegasco.
Monaco-Inter: l’espulsione di Calhanoglu
A cavallo tra il 34′ e 35′ di gioco avviene il colpo di scena, perchè l’arbitro francese, Vernice, espelle Calhanoglu per doppia ammonizione; tuttavia, pur non essendoci alcuna infrazione, cosa che risulterà dall’analisi del Var, quindi non è l’opinione di chi scrive, si gioca in 10 contro 11 per tutto il resto della gara.
Al 39′ Biereth si presenta solo davanti a Sommer, cerca di aggirarlo ed il portiere elevtico lo induce all’errore con la palla che va sull’esterno della porta.
L’ultima azione degna di nota del primo tempo è nuovamente di Camara, il quale al 46′ impegna in due tempi il portiere nerazzurro, che annulla l’insidia; si va al riposo con il vantaggio degli uomini di mister Hutter.
Secondo tempo
Nei primi 15′ del secondo tempo c’è una leggera supremazia dei biancorossi, che obbligano l’Inter ad avere un baricentro più basso. Al 48′ Singo manda alto sulla traversa. Al 52′ Sommer sventa in due riprese la conclusione dell’onnipresente Camara, tra i migliori dei suoi insieme all’astro nascente di Akliouche.
Passata la tempesta, arriva la riscossa dei ragazzi di Chivu, i quali prendono in mano la situazione, iniziando a macinare gioco, azioni e ripartenze, che fanno indietreggiare i loro avversari.
Da uno di questi tentativi nasce il pareggio dello splendido Lautaro Martinez, splendido perchè è stato un “Toro” anche nella fase difensiva. Il pari giunge al 59′ su assist di Barella per lo stesso Lautaro, l’attaccante entra in area e, con finte e contro finte, beffa il suo diretto avversario, lasciandolo sdraiato per terra ed infilando cosi la rete difesa da Hradecky.
A questo punto salgono i cori dei tifosi meneghini, questi fanno da 11mo e 12mo giocatore in campo, la formazione si galvanizza, prende coraggio e controlla la partita come se si giocasse in parità numerica.
La rete di Bonny
Dopo qualche minuto dall’1-1, Iniziano le girandole delle sostituzioni, entrano forze fresche per entrambe le compagini, tra cui Bonny e Pio Esposito, che cambiano letteralmente l’andamento dell”incontro.
Golovin al 67′ impegna Sommer.. Teze evanescente al 71′ . Si rifà viva l’Inter con Pio Esposito al 75′, ma la sua conclusione vola altissima sulla traversa. Gli uomini di Marotta e soci, passano con una facilità imbarazzante dal 4-3-2 in fase difensiva ad un 3-3-3 quando si trovano in attacco, come se Calhanoglu fosse ancora in campo.
Al 79′ arriva il capolavoro di Bonny, il quale ruba palla nella propria metà campo, s’invola verso la porta degli avversari e con un dribbling mette a sedere Kehrer, non lasciando scampo alcuno ai transalpini: Inter 2 Monaco 1.
I monegaschi non ci stanno e provano a rendersi pericolosi prima con Akliouche, che prende il palo all’84’ grazie al provvidenziale intervento di Di Gennaro e dopo con Embolo all’87’. Nel mentre Il giovane Francesco Esposito lotta come un gladiatore e tiene alta la squadra.
Infine, al minuto 88′, Bonny potrebbe calare il tris, indugia troppo servendo Mkhitaryan e il risultato non cambia più. Arriva il triplice fischio finale con l’Inter che esce a testa altissima da una disputa tutta in salita contro una potenziale concorrente in ambito continentale.