L’Inter e Yann Sommer
Da sempre l’Internazionale ha un legame solido con i suoi portieri, che negli anni si sono succeduti nel difendere la porta nerazzurra. Innumerevoli sono stati i campioni che l’hanno difesa, a partire da tempi più lontani con Bordon, Zenga, Toldo, Pagliuca, Peruzzi, fino ai giorni più recenti con il cambio Onana-Sommer.
Se prima dell’arrivo di Sommer si pensava che Onana fosse insostituibile, dopo non è stato così, perchè l’elvetico si è dimostrato subito affidabile e concreto, in poche parole un acquisto azzeccatissimo. Arrivato in silenzio dal Bayern di Monaco, dove è diventato il portiere che è, ha da subito conquistato la fiducia dei suoi compagni e dei tifosi.
Il suo atteggiamento tra i pali è molto concreto, non è un estremo difensore da voli pindarici o parate cariche di movimenti scenici, ma tutto ciò che fa, lo fa senza fronzoli per la testa e non sprecando mai energie più del dovuto. Anche lui è migliorato con i preparatori della scuola italiana e adesso si appresta a fare l’ulteriore salto di qualità con il metodo Chivu, un cultore del lavoro sia tecnico che mentale.
Arrivato dal Bayern di Monaco per soli 6 milioni di euro
Se pensate che è stato acquistato per soli 6 milioni di euro, anche se la sua valutazione attuale, per via dell’età, è bassa, oggi potrebbe valerne sul campo almeno il triplo, e viste le cifre che si sentono in giro per comprare un giocatore qualunque, potremmo dire che li vale tutti.
Chi non ricorderà le prodezze di Champions, di campionato, con le quali si è distinto tra i suoi pari ruolo ed ha evitato risultati negativi alla sua squadra. Fu lui che estromise l’Italia dai Mondiali, parando il rigore al povero Jorginho, il quale lo sognerà ancora di notte. Come capita a Di Biagio e Roberto Baggio, che sbagliarono, purtroppo, rispettivamente contro la Spagna negli Europei del 2008 e contro il Brasile nel 1994. Questo per dire che ci sono portieri, i quali con un solo gesto, sanno fare la differenza, lasciando il segno sia ai vincitori che ai vinti, senza dare ovviamente colpe ai rigoristi di cui sopra, perchè errare è sempre stato umano.
Conclusioni
Per il resto, aspettiamo Sommer, lo splendido 36enne svizzero, nella sua prima uscita stagionale contro l’Under 23 della stessa società, in cui potremo ammirarlo ed apprezzarlo, allontanando lo spettro del Galatasaray.