L’Inter, club fondato sul principio di fratellanza universale, ha trovato un legame spirituale e geografico con l’attuale Pontefice. Sebbene Papa Francesco era noto anche per la sua incrollabile fede calcistica per il San Lorenzo de Almagro, l’amore per la sua Argentina e la sua profonda umanità hanno creato un ponte diretto con una delle figure simbolo della storia nerazzurra: Javier Zanetti.
Il rapporto tra l’attuale vicepresidente dell’Inter e il Santo Padre, entrambi argentini, ha rappresentato un atto di fede, calcio e umiltà che iniziò nei primi mesi del pontificato bergogliano del 2013.
L’incontro privilegiato di Zanetti
Il primo incontro di rilievo tra Zanetti e Jorge Mario Bergoglio risale all’aprile 2013, poco dopo l’elezione di Papa Francesco. Non fu un semplice saluto istituzionale, ma l’inizio di un legame che vide l’ex capitano nerazzurro partecipare a diversi incontri, sia privati cge pubblici in Vaticano nel corso degli anni.
Zanetti, uomo di profonda fede e noto per il suo impegno sociale attraverso la Fondazione P.U.P.I., ha sempre espresso l’enorme privilegio e l’emozione di confrontarsi con il Pontefice. Ha descritto gli incontri come momenti di grande serenità e ispirazione, lodando la semplicità e l’umanità del Papa.
Il calcio, l’Argentina e l’umanità
Ciò che unì i due argentini, andava oltre la nazionalità. La comune passione per il calcio – sebbene su sponde diverse (Zanetti è nerazzurro, il Papa era Cuervo del San Lorenzo) – fece da collante per i loro incontri tra connazionali. Lo stesso capitano raccontò con emozione come il Papa ricordasse a memoria le formazioni storiche del suo amato club, dimostrando una passione da vero tifoso.
Tuttavia, il tema centrale dei loro incontri fu sempre l’impegno sociale. Papa Francesco, infatti, incoraggiò costantemente il ruolo dello sport come veicolo di pace, inclusione e valori, un messaggio perfettamente in linea con la missione portata avanti dalla Fondazione di Zanetti.



