La stoccata vincente è la storia, di Paolo Pizzo, una lezione di vita di un campione che ha battuto il tumore e vinto anche nello sport…
La stoccata vincente non è solo un film. È qualcosa di più. È la storia di Paolo Pizzo, il campione italiano di scherma salito in cima al mondo dopo avere sconfitto, da bambino, un tumore al cervello. Un campione unico che viene descritto nel libro come nella pellicola in onda domenica su Rai 1 come impetuoso, esuberante e cocciuto nelle sue fragilità, cadute e rinascite. A interpretare Paolo Pizzo l’attore Alessio Vassallo.
È una storia straordinaria, commovente, vera. Sul set Paolo mi stava accanto ogni giorno, proprio come Flavio Insinna, che invece interpreta il papà, che per me è stato davvero come un padre
Ma per entrare nel personaggio è stato fondamentale la figura di Paolo che ha deciso di aprire il suo cuore, raccontare ad Alessio la sua vita: il tumore diagnosticato a quattordici anni, l’operazione, i mesi in ospedale e poi la rinascita, con il papà e la spada in mano, il cammino difficilissimo per farsi largo nello sport…
E poi mi ha fatto allenare con lui per sei mesi, mentre si preparava per i campionati italiani
La stoccata vincente, un film che racconta una storia di vita reale
La stoccata vincente, la lezione di vita di Paolo Pizzo in un film…
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Una scena, bellissima del film (una produzione Anele in collaborazione con Rai Fiction), è quella che prevedeva che si padre e figlio si allenassero duellando con le spade alle pendici dell’Etna.
Quando poi abbiamo finito, abbiamo guardato Paolo Pizzo e suo papà Piero con le lacrime agli occhi e ci siamo commossi con loro…
Ma cosa ha vinto Paolo Pizzo? Tanto. È stato due volte campione del mondo di scherma, nel 2011 e nel 2017, e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. È diventato un asso della spada dopo avere sconfitto quando era appena un bambino, un tumore al cervello, grazie anche all’amore e alla vicinanza di suo padre Piero, suo primo maestro di scherma, che nel film ha il volto, come detto, di Flavio Insinna.
E proprio il conduttore Paolo lo aveva già conosciuto, tempo prima, durante una trasmissione televisiva.
Paolo mi disse: “La coppa del mondo l’ho vinta perché sto qua e sono vivo, poi ho vinto anche l’altra”. Abbiamo cercato di maneggiare con cura la sua storia e durante le riprese ci sono state giornate bellissime e molto dure. Come quando abbiamo girato la scena in cui io taglio i capelli a mio figlio prima dell’intervento chirurgico: stavamo tutti con il fiato sospeso.
Vassallo, dal canto suo, ricorda con soddisfazione il primo combattimento con Paolo Pizzo:
Me lo sono visto davanti e mi sembrava enorme. Mentre avanzava, in un momento ho allungato il braccio e l’ho colpito. Lui, due volte campione del mondo, ha esclamato ridendo: “Non è possibile!”. Ovviamente non è più successo…



