Inter. Mentre i riflettori del calcio europeo sono puntati sulle sfide della prima squadra, l’Inter gioca da anni una partita ben più cruciale e silenziosa: quella per il diritto al gioco e l’inclusione sociale dei bambini più vulnerabili, soprattutto in Romania. Una notizia meno nota al grande pubblico, ma di profondo significato, riguarda il progetto di Inter Campus nel cuore del quartiere di Ferentari a Bucarest.
Lo sport come ancoraggio in un ghetto
Ferentari non è un luogo comune: è un’area tristemente nota per i suoi alti tassi di povertà, criminalità e marginalizzazione sociale.
Qui, l’abbandono scolastico è un rischio costante e il futuro per i bambini è spesso incerto. È in questo difficile contesto che Inter Campus, in partnership con la Fondazione locale Parada, ha deciso di intensificare il suo intervento a partire dal 2023.
Inizialmente concentrato sugli orfanotrofi, il progetto ha compiuto una scelta coraggiosa e sfidante: portare la metodologia e i valori nerazzurri direttamente nel ghetto. L’obiettivo non è formare calciatori, ma utilizzare il gioco del calcio come strumento educativo e di riscatto sociale.
Inter, non solo calcio
Gli allenamenti settimanali, che coinvolgono circa 45-50 bambini, sono ben più di semplici sessioni sportive. Sono spazi sicuri dove i piccoli possono esprimersi, imparare la disciplina, il rispetto delle regole e, soprattutto, il lavoro di squadra. Per molti di loro, l’attività con Inter Campus rappresenta l’unica opportunità di integrazione in una comunità positiva e protetta, lontano dai pericoli della strada.
Il progetto di Ferentari non è isolato, ma si inserisce in una presenza storica dell’Inter in Romania (attiva anche a Slatina e Râmnicu Vâlcea) dove il club si impegna anche per l’integrazione della minoranza Rom e l’inclusione di bambini con disabilità intellettive.
Questo impegno sociale, riconosciuto anche dalle Nazioni Unite, dimostra che la missione dell’Inter va ben oltre il campo da gioco. Ogni kit nerazzurro donato in questi luoghi dimenticati simboleggia un’opportunità di riscatto e restituisce a questi bambini il fondamentale diritto all’infanzia negato dalla povertà. È la vittoria più significativa per il club.