Inter, Beppe Marotta vuole Kim Min-Jae? L’Inter del 2025 è una squadra in continua evoluzione. E il mercato estivo ha puntato i riflettori su un nome che ha già fatto sognare i tifosi italiani: Kim Min-jae. Il difensore sudcoreano, il quale dopo aver dominato la Serie A con la maglia del Napoli e aver vinto uno storico Scudetto, è diventato uno degli obiettivi principali dei nerazzurri.
La sua esperienza al Bayern Monaco, dove è approdato per una cifra da capogiro (58 milioni di euro circa), non ha sempre mantenuto le aspettative, aprendo a uno scenario di ritorno nel campionato italiano che stuzzica l’immaginario dei supporters. Il possibile arrivo di Kim Min-jae a Milano rappresenterebbe un vero e proprio colpo di mercato per i lombardi.
Le sue doti fisiche, la sua velocità e la sua capacità di impostare l’azione dal basso lo rendono il difensore moderno per eccellenza. Un giocatore in grado di comandare la difesa, di annullare gli attaccanti avversari. E di dare il via alla manovra offensiva con passaggi precisi e potenti progressioni. La trattativa non è semplice. Soprattutto a causa delle richieste del Bayern Monaco. Ma la volontà del giocatore potrebbe fare la differenza.
Se l’affare dovesse concretizzarsi, anche se mancano solo 2 giorni alla chiusura del calciomercato, Kim si inserirebbe perfettamente nel modulo di gioco di Chivu, portando fisicità, leadership e un’esperienza internazionale di altissimo livello. La difesa nerazzurra, già solida, potrebbe così raggiungere un’ulteriore dimensione, pronta ad affrontare le sfide del campionato e, soprattutto, a sognare in grande in Champions League. Il “mostro” sudcoreano, come è stato soprannominato ai tempi di Napoli, potrebbe tornare a incantare l’Italia. E questa volta con la maglia dell’Inter.
Inter su Kim, pochi segnali concreti
Tuttavia, sia Marotta che Ausilio non hanno mai parlato (di recente) concretamente del coreano, il che lascia presagire che l’interessamento per l’ex Napoli di Spalletti, sia stato solo un sondaggio parziale e mai netto e deciso. Adesso la sua valutazione oscilla tra i 40 e 45 milioni di euro. Ovvero una somma al momento proibitiva per le casse di Viale della Liberazione.