In questo periodo l‘Inter non è molto libera nello spendere determinate cifre per poter acquistare i giocatori più forti sulla piazza. Il caso Lookman è l’evidente motivo per cui Ausilio e Marotta pare abbiano il freno a mano nelle trattative.
Nell’immaginario collettivo un tifoso, che segue solo il calcio giocato e non tutto il resto, potrebbe dire:: “possibile che la nostra società non abbia in cassa 5 milioni di euro da poter aggiungere ai 45 già proposti per l’attaccante nigeriano”?
Sembrerebbe strano, ma è la realtà dei fatti. Anche per questi motivi, molte trattative sono ancora in divenire e non dal sicuro successo.
Poi se ci mettiamo anche la clausola dei Percassi, che prevede la cessione di Lookman solo fuori dall’Italia, allora ancora non si riesce a capire quale sia la reale possibilità di portare a casa il cecchino affermatosi a Bergamo.
Questi conti, dagli abbondanti debiti, non hanno scoraggiato gli investitori, i quali hanno comunque garantito il massimo apporto finanziario alla causa nerazzurra.
La domanda che sorge spontanea
Fino a quando questi proprietari dell’Inter vorranno continuare ad investire in un settore che genera solo debiti nella maggior parte dei casi?
il tifoso a queste cose non bada, perchè vuole solo vincere e portare a casa più Trofei possibili; i debiti sono un problema secondario per loro, perché restano a carico solo di chi ha le responsabilità maggiori nella gestione delle casse..
Sembrerebbe paradossale, ma è la prova che in Viale della Liberazione, anche le uscite più irrisorie debbano essere controllate, valutate ed infine approvate da chi porta la contabilità con precisione svizzera.
I debiti in cifre
Per chi non lo sapesse ancora, il bilancio della società è passato da 807 milioni lordi a fine 2023 ai 734 milioni (sempre lordi) del 2024. Le ulteriori stime prevedono di scendere e chiudere l’esercizio di bilancio del 2025 a quota 700 milioni.
Tuttavia, la zavorra che impedisce ai dirigenti di fare colpi da oligarchi, è rappresentata dai 415 milioni del bond sottoscritto dai padroni, che attualmente è in rifinanziamento.
Per concludere, in poche parole, bisogna vendere molto ed acquistare, spendendo il meno possibile, dei giocatori giovani ma dal talento cristallino.
Infatti, Chivu ed il suo vice Kolarov, sono stati scelti perchè abili e capaci nel formare e valorizzare al massimo i campioni del domani.