Come è finita Juventus-Inter? Con un punto d’oro per Inzaghi che resta prima. La domanda è cosa vuole fare Allegri da grande?
Nè fuga né sorpasso. Juventus-Inter ha lasciato la situazione di classifica invariata: colpa di un reciproco timore reverenziale che non ha fatto certo bene al calcio. Perché, diciamolo pure senza paura di apparire snob, non è stata una gran partita.
Di fronte c’erano le due migliori squadre del campionato, almeno a vedere il cammino compiuto finora, ma in campo si è visto poco o nulla di questa leadership. Si può dire che abbia nettamente prevalso la paura di perdere rispetto alla voglia di vincere.
Sufficiente il primo tempo, dove almeno si sono ammirati due goal, peraltro anche di pregevole fattura, per quanto agevolati entrambi da difese all’acqua di rose. Piazzata male quella dell’Inter, che ha consentito a Chiesa e Vlahovic di duettare senza contrasto apparente; ricca di errori individuali quella della Juventus, con Bremer che ha inspiegabilmente evitato l’entrata su Thuram e Gatti che si è fatto anticipare come un dilettante da Lautaro.
Juventus-Inter, Massimiliano Allegri cosa vuole fare da grande?
Juventus-Inter, punto d’oro per Inzaghi. Ma Allegri cosa vuole fare da grande?
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Juventus-Inter è stata esattamente questo: una doppia prodezza individuale realizzata dai giocatori più offensivi e agevolata da scelte difensive sbagliate. Resta dunque un punto di vantaggio a favore dei nerazzurri; resta l’impressione che l’Inter si sia risparmiata in vista del prossimi impegni (Benfica e Napoli incombono); e resta anche l’idea che all’Inter il pareggio andasse benissimo, giocando pure in trasferta, mentre la Juventus non è riuscita a fare nulla per provare a vincere, forse intimorita dai rischi legati alle vittorie di Milan e Napoli, in risalita.
Il campionato rimane mediocre, l’Inter è sempre capolista, la Juventus non ha ancora capito cosa vuole fare da grande.



