Inter-Urawa: primo tempo da incubo, ma la rimonta salva Chivu
L’Inter di Cristian Chivu vive un esordio tormentato contro l’Urawa Red Diamonds al Mondiale per Club 2025, ma strappa una vittoria 2-1 in extremis. Il primo tempo a Seattle è un disastro: i nerazzurri dominano il possesso (80%), ma un errore di Federico Dimarco e Carlos Augusto permette a Watanabe di segnare all’11’. Lautaro Martinez colpisce una traversa al 19’, unica vera occasione. I tifosi, furiosi, criticano Dimarco, definito “sciagura” sui social, e mettono nel mirino Chivu per una gestione confusa. Kristjan Asllani, lento e impreciso, delude, mentre il modulo 3-4-2-1 non convince. Le difficoltà seguono la finale di Champions persa col PSG, che ha lasciato scorie evidenti. L’Inter appare stanca, reduce da una stagione logorante, e il cambio in panchina da Inzaghi a Chivu non aiuta.
La carica della ripresa
La ripresa vede un’Inter più determinata, ma ancora sterile. Chivu rivoluziona la squadra con Mkhitaryan, Pio Esposito, Bastoni e Carboni. Mkhitaryan si divora un gol al 71’, ma al 78’ Lautaro, con una rovesciata su corner di Barella, pareggia. Al 92’, Valentin Carboni, al rientro dopo otto mesi, sigla il 2-1 con un diagonale destro, salvando i nerazzurri. I tre punti portano l’Inter a 4 nel Gruppo E, ma le critiche non si placano. Dimarco, svogliato e morbido in difesa, riceve un 5 in pagella, mentre Asllani, pur volenteroso, non brilla. Lautaro (7) e Carboni (7) sono i top, ma la squadra manca di cinismo. Chivu, sotto pressione, deve gestire un gruppo in emergenza, senza Thuram, Calhanoglu e altri big.
Una vittoria pirrica a Seattle
Il Mondiale per Club si rivela un banco di prova durissimo per Chivu. La vittoria contro l’Urawa maschera i problemi: la difesa è fragile, l’attacco prevedibile e la squadra sembra mentalmente esausta. La prossima sfida col River Plate, il 26 giugno, deciderà il passaggio agli ottavi. Sommer avverte: «Serve solo vincere». Chivu, criticato per i cambi tardivi e il modulo sperimentale, deve trovare soluzioni rapide. La “garra” argentina di Lautaro e Carboni tiene viva l’Inter, ma i tifosi temono una stagione in salita. La società, con Oaktree, osserva: il tecnico rumeno ha poco tempo per dimostrare di poter guidare una squadra ambiziosa in un torneo che non perdona errori.