In vista del Mondiale per club negli Stati Uniti il regista Spike Lee guiderà il progetto My Name, My Story. Il progetto nasce per raccontare l’Inter alle nuove generazioni di americani. Giorgio Ricci, CRO dell’Inter, ha spiegato il significato e l’obiettivo del nuovo progetto nerazzurro diretto da Spike Lee.
UNA STORIA LUNGA CENT’ANNI – Giorgio Ricci, Chief Revenue Officer dell’Inter, si è espresso sulla, capacità del Club nerazzurro di attualizzare la sua storia ai tempi che corrono, mantenendo un occhio al futuro. «In previsione del nostro arrivo negli Stati Uniti per la FIFA Club World Cup abbiamo pensato ad un modo innovativo e originale per raccontarci. Ci presenteremo in modo autentico alle nuove generazioni di americani, attraverso la nostra storia che risale a più di cento anni fa ma che risulta allo stesso tempo estremamente attuale».
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UN MANIFESTO IDENTITARIO – Secondo il CRO, questo progetto è fondamentale per diffondere la storia e i valori dell’interismo nel mondo. Il tutto partirà da un paese non molto affine al calcio, gli Stati Uniti. “Riuscire a presentarci ad un pubblico internazionale, attraverso il contributo di un regista di fama mondiale come Spike Lee, è un traguardo straordinario. Esso rappresenta una grande opportunità per rendere il nostro brand sempre più rilevante a livello globale“.