L’ex CT della Nazionale Italiana ed ex allenatore dell’Inter Luciano Spalletti, è stato ospite del programma #Nonsolocalciomercato su RAI2. Il tecnico di Certaldo ha espresso la sua versione sull’addio alla squadra azzurra, fine di un percorso inglorioso iniziato solo nel 2023. Il tecnico ex Campione d’Italia, ha definito il distacco dalla Selezione ancora doloroso.
UNA FERITA ANCORA APERTA – “Purtroppo quanto è accaduto non mi passa e non mi passerà mai. Sono un uomo che fa le cose in base ai sentimenti, non agli interessi. Con la Nazionale ho provato la sensazione di essere in paradiso. Ce l’ho messa tutta, ma non sono riuscito a dare niente. Sono dispiaciuto per aver deluso le aspettative. Mi prendo tutte le responsabilità: avevo scelto io i calciatori, la Federazione mi ha sostenuto. Sono dispiaciuto per i tifosi. Non ho contribuito alla crescita della Nazionale. Nulla mi scivola addosso, tutto mi consuma“.
FIDUCIA A GATTUSO – “Convocherà i miei stessi calciatori e sono certo che centrerà la qualificazione al Mondiale con l’Italia. L’ho sentito perché mi ha telefonato e ci ho scambiato un paio di battute. Ci stimiamo molto: è passionale e dedica molto tempo al lavoro che fa. Gli faccio un in bocca al lupo“.
I RIMPIANTI – “Qualcuno lo avevo già chiamato, come Giovanni Leoni. Pio Esposito l’ho visto giocare e mi fa ben sperare per il futuro. Ho un cruccio: non aver portato nessuno dalla Serie B. Tornando indietro, chiamerei qualcuno dalla cadetteria“.
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PRONOSTICI SCUDETTO – “Le favorite sono le solite: Napoli, Inter, Milan e Juve, ma spero che qualche squadra riesca a inserirsi nella corsa, come Roma e Lazio. Sono contento del ritorno di Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri, li stimo molto. Sono curioso di vedere cosa farà Gian Piero Gasperini lontano da casa sua, in una piazza importante come Roma. Il Napoli ha basi importanti, la società ha lavorato benissimo: è la favorita“.