La partenza sprint in campionato contro il Torino sembrava aver cancellato di colpo tutte le scorie accumulate nell’ultima parte della scorsa stagione. L‘Inter di Cristian Chivu, luccicante con la vittoria per 5-0 a San Siro contro i granata di Marco Baroni, ha poi però ceduto il passo all’Udinese, sempre in casa, per 2-1. Una battuta d’arresta sicuramente inaspettata, che ha portato gli addetti ai lavori e non a farsi alcune domande. L’Inter è davvero guarita dopo i malanni del finale della scorsa stagione? A questa domanda ha provato a rispondere Riccardo Trevisani nel corso dell’ultima puntata di Fontana di Trevi.
Inter, Trevisani analizza: “La fragilità psicologica il vero problema”
Dopo la deludente prestazione contro l’Udinese, con tanto di ko interno, Riccardo Trevisani ha provato ad analizzare il momento dell’Inter di Chivu, soffermandosi su diversi aspetti: “Io sono moltissimo d’accordo con una cosa che ha detto Chivu: hanno sofferto tantissimo psicologicamente l’episodio negativo del rigore di Dumfries. Nel calcio di oggi può succedere tante volte che arrivi una situazione negativa. L’Inter aveva fatto 5-0 col Torino, era passata in vantaggio con l’Udinese, sembrava in controllo. La mano di Dumfries e il rigore non possono stravolgere la psiche dal “siamo belli e forti” al “che tragedia, adesso cosa facciamo”.
Non solo a livello tecnico, questa Inter sembra dover far fronte ancora con difficoltà dal punto di vista psicologico. Così Trevisani: “È un problema grosso che l’Inter si porta dietro da tempo. Nasce dal non aver avuto, da parte dei giocatori, la capacità di rendersi conto che erano molto forti in un determinato contesto, quando le cose giravano bene”. Per il telecronista l’Inter non è la squadra più forte di tutti, ma “lo diventa solo se fa determinate cose”. Conclude Trevisani: “Questa è una squadra che fino a tre mesi fa veniva definita la più forte del pianeta Terra e che doveva vincere tutte le partite 7-0. Quindi non saranno così male, anzi: sono pure migliorati nelle riserve”.