L’ex giocatore dell’Inter Raoul Bellanova ha ringraziato il suo ex allenatore Simone Inzaghi in una recente intervista, in quanto gli ha permesso di crescere sotto tanti punti di vista. Queste le sue parole…
Raoul Bellanova sta finalmente dimostrando al calcio italiano quali possono essere le sue potenzialità.
L’esterno classe 2000, che nella sua carriera ha vestito anche le maglie di Cagliari e Inter, è attualmente di proprietà del Torino, e proprio in questa stagione con la maglia granata ha finalmente trovato la continuità necessaria per mostrare le sue capacità.
Un’opportunità che purtroppo non ha avuto nella passata stagione con la maglia nerazzurra.
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Inter, Raoul Bellanova ringrazia Simone Inzaghi. Le parole
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Con la maglia del Torino infatti in questa stagione ha collezionato trenta presenze in campionato, mettendo a referto una rete e sei assist.
Numeri che sono valsi anche la convocazione e l’esordio in Nazionale per Raoul Bellanova.
L’ex giocatore dell’Inter però, in una recente intervista, è tornato a parlare del suo periodo vissuto con la maglia nerazzurra, che lo ha aiutato a migliorare tanto come giocatore e come persona, grazie soprattutto all’aiuto dell’allenatore Simone Inzaghi.
Queste le parole di Bellanova.
Il momento brutto che ho vissuto con l’Empoli mi è servito tantissimo per migliorare mentalmente: non è facile uscire da una situazione del genere, rientrare e giocare a San Siro. I tifosi giustamente sono pretenziosi perché è una grandissima squadra che ambisce a grandi cose. Sin da subito il mister e i compagni si sono messi a disposizione e mi hanno fatto sentire tranquillo: da quella partita mi è scattato qualcosa in testa.
Avrebbe potuto distruggermi e invece ho preso consapevolezza: e poi è stato sempre un salire. Devo ringraziare Inzaghi perché ha messo un giovane in una finale di Champions League: anche quella partita è stato l’ultimo step prima di fare la scelta giusta, che è andata bene sia a me che all’Inter, di separarci perché volevo minutaggio e possibilità di dimostrare il mio valore. Da piccolo, dato che sono interista, guardavo sempre Maicon ma non siamo molto uguali. Negli anni ho iniziato a imparare da Walker, mi ci rivedo in qualità fisiche e anche tecniche



