San Siro: il 90% demolito, Inter e Milan spingono sul nuovo masterplan
Inter e Milan presentano il nuovo masterplan per San Siro, che prevede la demolizione del 90% dello stadio attuale per far spazio a un impianto moderno e sostenibile. Solo il 9% del Meazza sopravvive: le due torri iconiche e porzioni limitate della tribuna restano come simbolo storico. I club puntano a un progetto da 1,5 miliardi di euro, con vendita dell’area al Comune di Milano per rilanciare il quartiere. Giuseppe Sala, sindaco, accoglie la proposta con interesse, definendola “un compromesso ragionevole che bilancia tradizione e innovazione”. Questa mossa risponde alle proteste dei tifosi, che difendono il tempio nerazzurro e rossonero, ma accelera il processo dopo anni di stallo. Inter, fresca di vittoria in Champions, vede nel nuovo stadio un trampolino per ambizioni europee.
Il nuovo piano di San Siro
Il masterplan integra demolizione selettiva e riqualificazione urbana: il nuovo San Siro triplica la capienza a 90mila posti, con tetti retrattili, hub tecnologico e spazi verdi. Inter e Milan finanziano il 70% dei costi, mentre il Comune gestisce la vendita del terreno. La Soprintendenza approva il piano, che preserva elementi architettonici come le scale elicoidali, ma scatena polemiche. Tifosi di entrambe le curve lanciano petizioni online, raccogliendo 50mila firme contro la demolizione. “Salviamo il Meazza, non è solo cemento”, tuona un rappresentante del tifo interista. Milan replica con un video emozionale sulle glorie storiche. Politicamente, la Lega Nord critica il progetto come “svendita del patrimonio milanese”, mentre Sala media: “Procediamo con un referendum consultivo entro fine anno”. I club, uniti, spingono per l’approvazione in Consiglio Comunale a novembre.
Strategie per il futuro
Questa svolta proietta Inter e Milan verso un futuro luminoso, con uno stadio all’avanguardia che attrae sponsor globali e turisti. La demolizione inizia nel 2027, con completamento previsto per il 2030, in tempo per i Mondiali. Inter beneficia di spazi hospitality premium, come quelli con Vicook, elevando l’esperienza nerazzurra. Milan, dal canto suo, integra il progetto con il suo centro sportivo. Nonostante le resistenze, il masterplan unisce modernità e memoria: le due torri svettano come guardiani del passato. Sala conclude: “Milano non perde San Siro, lo evolve”. Con questa visione, i club trasformano una ferita in opportunità, rafforzando il legame con la città e i tifosi. Il Meazza rinasce, più forte e inclusivo.



