Venerdì sera al Maradona il Napoli può vincere lo Scudetto contro il Cagliari… dell’ex Elia Caprile. Paradosso vuole che, però, il portiere dei rossoblu sia di proprietà degli azzurri di De Laurentiis. Caprile, infatti, ha raggiunto la corte di Nicola lo scorso 7 gennaio, sbarcando in Sardegna in prestito con diritto di riscatto 8 milioni. Il padre Luigi, originario proprio della città partenopea, al momento del passaggio al Cagliari aveva dichiarato: “Arrivare al Napoli e giocarci è stato il coronamento di un sogno. Non ho mai nascosto che speravo di fare una partita al Maradona coi miei genitori in tribuna: sono emozioni che, indipendentemente dal futuro, resteranno dentro di me per sempre”.
Ma perché questo ci interessa? Caso vuole che i paradossi siano due: in questo campionato infatti, Caprile ha giocato quattro partite in azzurro nella prima parte di stagione. Il 21 settembre in casa della Juventus, e nei tre incontri successivi, contro Monza, Como ed Empoli. Il suo bilancio in maglia Napoli conta tre vittorie e un pareggio. Il ritorno di Meret e la conseguente panchina ne hanno causato il trasferimento nello scambio di prestiti con il cagliaritano Scuffet. A Cagliari, Caprile è esploso ed è diventato uno degli eroi della salvezza dei sardi, che ora vogliono riscattarlo. Ma queste quattro partite, comportano al secondo paradosso: se il Napoli dovesse battere il Cagliari e laurearsi campione d’Italia, Caprile vanterebbe la vittoria dello Scudetto pur essendo in forza al Cagliari.
Molto probabilmente tutti questi discorsi sono circostanziali, e Caprile rispetterebbe l’impegno con la sua nuova squadra a cui comunque passerà a mercato aperto. Però, comunque, l’idea di potersi definire campione d’Italia nel curriculum è stuzzicante. Quattro gare, quelle di Caprile, che comunque hanno fruttato 10 punti alla squadra di Conte. Che possa influire nella prestazione del portiere sardo? Magari, per far felice papà Luigi?