Paola Ferrari è stata intervistata da Mow. Durante la lunga intervista l’ex conduttrice della Domenica Sportiva ha criticato Inzaghi per la sua scelta di volare in Arabia. Inoltre ha affrontato il tema delicato della Nazionale Italiana. Ecco le sue parole.
SIMONE INZAGHI. Scelta imperdonabile. «Ha fatto una scelta visibile, deve avere le spalle larghe – le parole della 65enne giornalista della Rai – è stato criticato, è una scelta che in Italia raramente viene perdonata, soprattutto dagli interisti. Ma se uno ha certi valori, va in Arabia per 25 milioni l’anno. Dipende da che valori hai. Non lo critico, ma deve sapere a cosa va incontro».
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SAN SIRO. «Per me, anche solo pensare di demolire San Siro è come dire che vogliamo demolire il Colosseo. San Siro è uno dei monumenti più belli che abbiamo. Ho visto tutti gli stadi del mondo: nessuno ti dà la visibilità e l’emozione di San Siro. Può essere ristrutturato, certo. Ha spazi sotto. Puoi fare infrastrutture nuove, ma abbatterlo è follia pura. Il business dietro agli stadi è nei terreni, non nel calcio. Nessuno stadio ti dà l’emozione di San Siro. Chi vuole abbatterlo non ha capito cosa rappresenta per Milano e per l’Italia. È come dire che rifai la Scala. È una follia. Lo dico a Sala, a Marotta, a Cardinale: guai a toccarlo. Se lo toccano, io mi barrico lì».
NAZIONALE. «Vedere la Nazionale ridotta in questo modo mi dà un grande dolore, ma è anche un’offesa, come italiana, ai tanti valori che per me sono fondamentali nello sport.Gravina, che è stato tanto messo alla gogna, nel momento in cui chiamò Spalletti fece la scelta migliore possibile. Durante l’ultimo Europeo ho coniato quella frase, che vedo essere diventata virale: ‘Sembrava un film horror di Dario Argento’. Il punto è che non tutti i matrimoni funzionano. Puoi mettere insieme due persone straordinarie, bellissime, ma l’unione può comunque non funzionare».



