Messico e California. Un binomio che sta facendo discutere molto in ambito extra-calcistico. Per il Monterrey questo binomio ha valore doppio. La squadra messicana giocherà la sua partita debutto proprio a Pasadena contro i nerazzurri. Il Rose Bowl Stadium sarà gremito di tifosi messicani che questa partita, in questo momento storico, la sentono ancora di più. Il Monterrey affronterà l’ Inter nella notte di mercoledì 18 giugno alle ore 03:00.
La comunità messicana spesso ha usato il calcio come strumento identitario in U.S. Uno sport che negli Stati Uniti non è mai stato particolarmente amato. Il Monterrey per questo motivo, ha uno stimolo in più per farsi riconoscere, per rendere fiera la propria comunità oltre il confine. La squadra americana ha cambiato da poco allenatore: un mese fa è stato chiamato Torrent, consigliere di Guardiola tra il 2007 al 2018. L’ identità della compagine è chiara: si proverà a riproporre le idee del maestro catalano. I nerazzurri non si devono quindi aspettare una squadra che attendista. Il Monterrey proverà a sorprendere l’ Inter prendere in mano il pallino del gioco: Guardiola docet.
Torrent, nel tentativo di proporre questo tipo di tattica, potrà contare sul suo leader: Sergio Ramos. Lo spagnolo proviene sicuramente da una cultura calcistica più pragmatica e più concreta, quella dei Blancos. Non c’è dubbio però che la leggenda del Real Madrid si adatterà alle volontà blaugrane del suo allenatore. Insieme all’ ex capitano madrileno ci sono altre due conoscenze europee: Ocampos e Oliver Torres, entrambi ex Siviglia. Il primo dei due è stato inoltre protagonista della finale di Europa League persa dall’ Inter proprio contro gli spagnoli nel 2020.
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