Nuovo San Siro: Inter e Milan verso l’accordo con Sala per la cessione
Inter e Milan avanzano spedite verso il nuovo San Siro. In un incontro durato due ore e mezza a Palazzo Marino, i vertici dei club hanno discusso con il sindaco Beppe Sala della vendita dello stadio e delle aree circostanti. La base di partenza è la valutazione dell’Agenzia delle Entrate: 197 milioni di euro. Le parti lavorano per trovare un’intesa entro il 31 luglio, considerando i costi di demolizione e bonifiche. Paolo Scaroni, presidente del Milan, si è detto ottimista, definendo il progetto un “work in progress”. I club puntano a un impianto moderno, da costruire accanto al Meazza, con Norman Foster e Manica come progettisti. L’obiettivo è presentare un progetto preliminare entro il 2026.
Il progetto del nuovo studio
Il nuovo stadio, da 71.500 posti, sorgerà nell’area dei parcheggi, con il 50% di verde e spazi per hotel e negozi. La parziale demolizione del Meazza, preservando la Curva Sud e parte della tribuna, inizierà solo dopo il 2030, post-Olimpiadi 2026. Sala ha sottolineato l’importanza di rispettare le normative sugli stadi, evitando speculazioni. Le trattative, però, devono superare ostacoli come il vincolo sul secondo anello, in vigore da novembre 2025. La collaborazione tra Inter e Milan, rafforzata dalle proprietà Oaktree e RedBird, è un punto di forza. La cifra finale potrebbe scendere leggermente, ma il dialogo rimane positivo.
La posta in gioco
La posta in gioco è alta: il nuovo San Siro promette di generare 11,4 miliardi di Pil e 129.050 posti di lavoro in dieci anni. I club vogliono un impianto all’avanguardia, capace di ospitare finali di Champions. Sala insiste sul rispetto del quartiere, con distanze adeguate dalle case e un’area verde estesa. L’incontro ha segnato un passo avanti, ma le prossime settimane saranno decisive per definire i dettagli e chiudere l’accordo. La Milano calcistica guarda al futuro con ambizione.