Inter, rifinanziamento del debito: più ossigeno per il futuro
L’Inter ha completato il rifinanziamento del debito con un collocamento privato di obbligazioni da 350 milioni, scadenza 2030, a un tasso del 4,5%. L’operazione, annunciata il 26 giugno 2025, ha rimborsato anticipatamente il bond da 415 milioni in scadenza nel 2027, con un tasso del 6,75%. Questo permette al club di risparmiare circa 13 milioni annui in interessi, scendendo da 29 a 16 milioni di oneri finanziari a stagione. Grazie a un bilancio migliorato, con il primo utile storico al 30 giugno 2025, e al sostegno di Oaktree, l’Inter ha ottenuto un rating “investment grade”, superando la precedente classe “junk”. La solidità finanziaria, rafforzata da una ricapitalizzazione di 52 milioni, consente maggiore flessibilità nella gestione del club, come sottolineato dal Ceo Beppe Marotta.
Un’operazione strategica per il mercato
Il rifinanziamento libera risorse preziose per l’Inter, che può ora guardare al mercato con ambizione. I 13 milioni annui risparmiati potrebbero essere reinvestiti nella rosa, senza la necessità di cessioni obbligate, un lusso raro negli ultimi anni. Il boom dei ricavi 2024-25, spinto da una Champions League da record con 115 milioni incassati, ha permesso di chiudere il bilancio in attivo per la prima volta, con un fatturato di 515-520 milioni. Oaktree, subentrata a Zhang nel 2024, ha supportato il club con iniezioni di capitale e una visione a lungo termine. L’operazione, finanziata anche dalla liquidità interna, dimostra la fiducia degli investitori americani, con il valore d’impresa dell’Inter stimato oltre i 2 miliardi. Ciò apre scenari per colpi mirati, come Hojlund o Bonny.
Stabilità e sogni di gloria
La nuova struttura finanziaria rafforza l’Inter dentro e fuori dal campo. Il rating “investment grade” e la riduzione degli oneri finanziari garantiscono stabilità, mentre il progetto stadio di proprietà resta una priorità per il Ceo Alessandro Antonello. La società, guidata da Marotta, punta a valorizzare giovani talenti come Pio Esposito e Sucic, senza trascurare l’esperienza di veterani come Lautaro e Barella. Il Mondiale per Club 2025, con la vittoria per 2-0 contro il River Plate, è un banco di prova per testare la squadra di Chivu. Con una gestione oculata e i risparmi derivanti dal rifinanziamento, l’Inter può sognare in grande, mirando a successi sportivi e a un’espansione globale del brand, senza più l’ansia di bilanci in rosso.



