Nella giornata di ieri è andata in scena la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della Lazio, Maurizio Sarri. Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del club biancoceleste, Claudio Lotito, che non ha perso l’occasione di lanciare l’ennesima frecciata nei confronti di alcuni top club in Italia, pungendo in maniera indiretta l’Inter. Ecco cosa ha detto.
Inter, la frecciata di Lotito: “Con 500 milioni di debito alcune squadre hanno l’indice di liquidità in ordine”
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito, da diverso tempo non manca di lanciare frecciatine ad altri club di Serie A relativamente alla loro situazione economico-finanziaria. La società biancoceleste in questa sessione estiva di calciomercato non può muoversi completamente, sanzionata con il blocco del mercato per aver sforato l’indice di liquidità.
Tornando su questo tema, Lotito in maniera indiretta ha lanciato delle frecciatine ad altri top club in Serie A, tra cui l’Inter. Ecco cosa ha detto: “La Lazio è l’unica azienda in Italia che ha pagato con sei mesi d’anticipo per 21 anni la rata col Fisco. La Lazio parte con la rata pregressa, con 15 milioni all’anno che paga per il Covid. In più questa intelligenza sportiva ha reso il calcio femminile professionista e costa altre sei milioni. C’è un costo complessivo di 27 milioni e nonostante ciò la Lazio ha continuato a pagare puntualmente. Il nostro club sta facendo investimenti e lo sta facendo anche con l’academy, senza avere mutui o bond.
Io potrei fare tutto questo andando in banca facendo un bel mutuo gravando di debiti la società. Ci sono parecchie squadre che hanno 500 o più milioni di debiti, ma hanno l’indice di liquidità in ordine. Se sposto un costo da 12 mesi a 13 mesi non viene monitorato dall’indice di liquidità. Il blocco è nato da una svista, l’attuale management che ho trovato quando sono arrivato e che stimo, hanno scaricato i costi al 31 marzo sul presupposto che l’indice di liquidità fosse stato abolito, visto che dal primo luglio non esiste più“.



