Al termine della sfida contro la Fiorentina, l’allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato dell’Inter e della corsa scudetto, affermando che la squadra nerazzurra non merita il vantaggio che ha accumulato sulle inseguitrici…
L’Inter è sempre più vicina alla conquista del ventesimo scudetto della sua storia. la squadra nerazzurra infatti sta dominando dalla prima giornata il campionato 2023/24 di Serie A, e a nove giornate dal termine del torneo, la squadra di Simone Inzaghi deve amministrare un vantaggio di undici punti sul Milan.
Un margine talmente ampio, che la squadra nerazzurra potrebbe già festeggiare la conquista del tricolore nelle prossime settimane, più precisamente dal derby contro i cugini rossoneri.
Inter, Stefano Pioli: il vantaggio che hanno non è reale
Inter, niente scudetto al derby? Pioli non la pensa così. Le parole
LEGGI ANCHE Verso Inter-Empoli, Simone Inzaghi porta tutti in ritiro. Il motivo
E al termine della partita contro al Fiornetina, è stato proprio l’allenatore del Milan a parlare della lotta per la conquista del titolo al termine di questa stagione.
Pioli ha infatti affermato che l’Inter non merita di avere questo vantaggio nella corsa scudetto, in quanto la squadra allenata da Simone Inzaghi è stata molto abile nel riuscire a sfruttare i passi falsi delle rivali, e quindi poter gestire serenamente l’ampio margine di vantaggio da qui a fine stagione.
Queste le sue parole.
Ieri ho detto che il distacco dall’Inter è reale perché la classifica dice quello, chiaro che 14 punti ci sono ma sono state quelle 4 settimane lì dove noi abbiamo avuto problemi a gestire gli infortunati e abbiamo perso in casa contro Juventus e Udinese probabilmente senza meritare di perdere, abbiamo pareggiato con Napoli e Lecce da 2-0 a 2-2 e l’Inter è scappata via facendo 12 punti, noi solo 2. Negli ultimi 3 mesi stiamo ottenendo risultati importanti e facendo tanti punti. Credo non ci siano 14 punti di differenza tra Inter e Milan, soprattutto adesso. Adesso siamo una squadra, ad inizio campionato eravamo un’altra. Quando si cambiano tanti giocatori, c’è bisogno di conoscerli, di aspettarli, loro devono integrarsi. Siamo più vicini ad essere competitivi e lo stiamo dimostrando. Mancano 8 partite, non è vero che abbiamo sigillato il secondo posto perché dobbiamo sfidare ancora Inter e Juve. Poi c’è l’Europa League, dobbiamo essere concentrati



