L’opinionista tv Gianmarco Piacentini festeggia la vittoria dell’Inter sul Milan. Vittoria che può valere anche per la corsa scudetto…
La vittoria nerazzurra nel derby Inter-Milan ha reso felice anche Gianmarco Piacentini; il noto opinionista di Telelombardia ha parlato in esclusiva ai microfoni di Internews08. Nell’intervista, Piacentini ha espresso grande soddisfazione per il risultato finale, con un occhio in particolare a due giocatori che si auspica non vengano ceduti: Lautaro Martinez e Nicolò Barella.
Il derby l’ha vinto Inzaghi o l’ha perso pioli con le sue scelte? “Al di là della scelta tattica di Pioli, che io fatico ancora a comprendere, l’Inter sia stata nettamente superiore. Ha fatto grandissimi fraseggi, grandissime manovre, risultando quindi dominante in campo. Dove sia il confine tra merito e demerito è sempre opinabile, noi possiamo solo dire “Grande Inter” e loro “Bruttissimo Milan”. Nel secondo tempo invece siamo stati meno brillanti, complici gli impegni di Coppa Italia con l’Atalanta. Loro invece si sono salvati grazie a due parate di Tatarusanu e noi ci hanno annullato due goal”.
Lautaro Martinez va incatenato a Milano? “È sempre stato uno dei miei pupilli per ardore agonistico e professionalità. Per me è inamovibile, come altri del resto. Però con questa proprietà nessuno è inamovibile, ahimè. Personalmente sono stufo di vedere cessioni di alto livello, a maggior ragione se dovesse partire Lautaro”.
Inter-Milan, Piacentini crede ancora nello scudetto
Gianmarco Piacentini, dopo la vittoria nel derby, non perde le speranze per lo Scudetto.
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Nicolo Barella merita la fascia da capitano? “Anche lui altro mio pupillo personale dopo Lautaro, Brozovic e Skriniar, anche se presto ci saluterà. Io ieri l’ho vista bene la fascia su Lautaro, ha portato bene. Lascerei così per ora, anche più avanti”.
Credi ancora nello scudetto? “Io ho sempre creduto, malgrado un Napoli stratosferico che dimostra di avere un calcio bellissimo se non il più bello d’Europa. Credo che solo l’Arsenal sia allo stesso livello di gioco del Napoli. Io non mollerei mai la corsa, anche perché senza augurare nulla di che a Spalletti, verso Marzo inizia sempre una flessione. Finché la matematica non mi dice che non è più possibile io ci credo ancora”.



