Lo scudetto dell’Inter? Marco Santin, una delle voci storiche della Gialappa’s Band non vuole fesreggialro in casa del Milan
C’è aria di derby nel Gialappa Show di Marco Santin e Giorgio Gherarducci, pronto a ricominciare, pronto a fare un nuovo record di ascolti su Tv8, dal 10 aprile, ogni mercoledì, alle ore 21.30. Un derby ancora da giocare e che noi, tra una risata e un nuovo personaggio, come quello di Aurelio De Laurentiis (non parlerà di calcio ma di cinema), parodia di Max Giusti, giochiamo con piacere.
«Forse sarò l’unico cretino a pensarlo ma spero di non vincere lo scudetto il prossimo 22 aprile. Non ci voglio perché ci saranno 70 mila milanisti allo stadio…». Marco Santin, parla chiaro.«Spero di vincere il derby ma di vincere lo scudetto la settimana dopo con il Torino quando lo stadio sarà tutto nerazzurro…». «Secondo me l’Inter lo vince anche prima lo scudetto».
Marco racconta di essere pronto a tatuarsi la seconda stella sul braccio. Magari quello sinistro. Perché su quello destro è già occupato dalla bandiera della squadra che tifa in Premier League: il Crystal Palace.
Vincere il ventesimo scudetto è bellissimo. Credo sia arrivato il momento di farmi un tatuaggio dell’Inter: pensavo a una stella…
Uno dei più belli per una delle due voci della Gialappa’s Band:
Non mi divertivo così da anni. Abbiamo vinto tanti scudetti ma questo è straordinario. Abbiamo sempre giocato a calcio. L’abbiamo fatto con una squadra cambiata per sei undicesimi a inizio anno ma stanno giocando in maniera pazzesca. Mi diverto tanto a vederli…
Inter, Marco Santin: dopo lo scudetto Zhang venderà la società…
Inter, Marco Santin: non voglio festeggiare lo scudetto in casa del Milan
LEGGI ANCHE Calciomercato Inter, Steven Zhang sblocca i rinnovi di Lautaro e Barella
Peccato solo per l’eliminazione dalla Champions League. Forse si poteva andare avanti ancora un po’, magari un turno:
Con un po’ di accortezza si poteva passare con l’Atletico, fare un turno di più in Champions League. Ma niente di più».Sicuramente «è lo scudetto di Inzaghi assolutamente, anche di Marotta, di Ausilio e probabilmente di un nucleo di giocatori, lo zoccolo duro iniziale, rimasto qui nonostante le varie sirene di mercato. Parlo di Lautaro Martinez, parlo di Bastoni, di Barella, Dimarco. È lo scudetto di tutti
Di un’Inter italiana, una squadra che ora ha una forte identità. Il volto di questa Inter è anche quello del suo capitano, di Lautaro Martinez. Una bandiera?
Credo che stiano lavorando in questo senso. Poi nella mia vita, da tifoso di questa squadra, ho visto tante bandiere sparire. Ho visto un Lukaku giurare fedeltà e poi negarsi al telefono. Preferisco non vivere di illusioni ma il presente. E oggi lui c’è
Infine il futuro dell’Inter di Steven Zhang? Un futuro che per Marco Santin non è poi così incerto…
Io credo che fra poco venderà. È quello che penso io, non credo possa continuare in questo modo, continuare a vendere uno- due giocatori per tenere in vita il club e mi sembra di aver intuito che ci siano anche dei compratori