Inter, l’ex calciatore ivoriano, Marco Andrè Zoro, intervistato da Il Mattino, si schiera contro Francesco Acerbi.
Si torna a parlare del caso Acerbi-Juan Jesus. L’ex calciatore del Messina, simbolo della lotta al razzismo, Marco Andrè Zoro, attacca il difensore interista. Secondo lui, la sentenza non è stata corretta, ritiene che il giocatore partenopeo non sia un bambino, e, che Acerbi non abbia detto la completa verità sull’accaduto:
Jesus non è certo un bambino: Acerbi ha pronunciato quella frase, poi ha capito che non c’erano prove a suo carico ed ha deciso di non dire la verità. Per me il difensore dell’Inter ha detto quella frase. Non ero lì, ma per me lui l’ha detto. Penso che debba fare una sorta di coming out.
Zoro, chiede all’ex giocatore della Lazio, di guardarsi allo specchio e sforzarsi di non pronunciare più, d’ora in avanti, tali parole. Coglie poi l’occasione per elogiare Juan Jesus:
Spero che quando torna a casa, si guardi allo specchio e si sforzi di dire a se stesso che d’ora in avanti non farà più queste cose. A Juan Jesus voglio dire che è un uomo: un uomo vero. Ha una pelle e un colore magnifici.
Inter, non solo Zoro sul caso Acerbi. Le parole di Zè Maria e Duvan Zapata
Inter, Marco Andrè Zoro contro Acerbi: guardati allo specchio!
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Sulla questione, è intervenuto anche l’ex Inter Zè Maria. A Radio Kiss Kiss, l’ex calciatore si meraviglia di come possano ancora succedere questi episodi tra colleghi nel calcio:
Mi meraviglio che succedano ancora queste cose tra colleghi e nel mondo del calcio in generale, Predichiamo sempre che ci sia fratellanza anche tra noi giocatori, poi vediamo queste cose.
Infine, anche l’attaccante granata, Duvan Zapata, ha voluto dire la sua, Per lui questo è un problema di tutti ed andrebbe combattuto con l’intelligenza:
È così ovunque, non solo in Italia. Serve tanta intelligenza per conviverci. Ovviamente, certe cose vanno portate alla luce, dichiarate come ha fatto Juan Jesus. Ma da quanti anni si parla sempre dello stesso problema? Pensi che possa migliorare, e invece…
Continuano, dunque, a non placarsi le polemiche riguardo all’accaduto, c’è chi accetta la sentenza, ma c’è ancora chi non riesce a farlo.