Luis Enrique, allenatore del Psg, torna a parlare della finale di Champions League contro l’Inter. Dopo le discutibili dichiarazioni nel post-gara contro l’Arsenal, lo spagnolo ha rilasciato alcuni commenti ai canali ufficiali della società parigina.
Sulla finale, ha dichiarato: “Innanzitutto siamo molto orgogliosi del percorso fatto. Anche il legame con i tifosi è stato speciale e per me è molto importante. Abbiamo avuto ottime prestazioni durante tutta la stagione, ciò dimostra la qualità mentale e la capacità di impegnarci per vincere ogni partita. Rispettiamo i nostri avversari, è il momento di dare spazio ai giocatori che sono stati importanti in questa stagione, ma anche ai giovani“.
Piano turnover? Luis Enrique è già preparato. “Abbiamo un piano definito, che dipende dal minutaggio e dagli spostamenti durante la stagione. Bisogna bilanciare tutto questo per arrivare nelle migliori condizioni alle due finali. Quando la finale di Champions League sarà finita, la stragrande maggioranza dei giocatori andrà in Nazionale. Ogni giocatore ha bisogno di un piano personalizzato. Ci siamo riusciti, mancano le ultime partite per raggiungere i nostri obiettivi. I giocatori devono arrivare mentalmente freschi“.
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I tifosi del Psg assisteranno alla prima finale nella storia relativamente giovane del club: “Questa sarà la prima finale di Champions League con i tifosi per il PSG. Senza di loro, non sarebbe una vera finale. Se una squadra merita di vincere, dopo aver aspettato così a lungo, quella è il PSG. So che il club è stato fondato l’anno in cui sono nato, speriamo che questo legame si dimostri vero e che possiamo conquistare la Champions League“.
Sull’Inter, per lo spagnolo la formazione di Inzaghi ha un vantaggio: “Cercheremo di essere i primi. Il problema è che ci sarà sicuramente una squadra che non vorrà permettercelo, l’Inter, ma spero che vinceremo. Cercheremo di concludere con la ciliegina sulla torta. La squadra e i tifosi se lo meritano. Meritiamo questa possibilità di giocare questa finale, proprio come l’anno scorso. Sappiamo cosa significa essere primi, ma non deve essere un peso. Staremo attenti e calmi, dovremo viverla bene. L’Inter è abituata a giocare finali, ne ha giocata una due anni fa“.



