Inter, le prime crepe di Chivu: i nodi da sciogliere
L’Inter di Cristian Chivu inciampa nelle prime difficoltà della stagione 2025-26, mostrando lacune che preoccupano i tifosi. La sconfitta interna contro l’Udinese (1-2) ha evidenziato problemi di fluidità e gestione dei momenti chiave. Chivu, al debutto in Serie A come tecnico nerazzurro, fatica a imporre la sua idea di gioco. La squadra appare poco incisiva in fase offensiva, con Calhanoglu in ritardo di condizione e incapace di orchestrare il centrocampo. Anche Luis Henrique, acquisto estivo, non convince: il brasiliano sembra spaesato, lontano dal ritmo richiesto. La difesa, punto di forza storico, ha mostrato fragilità, con Bisseck incostante e responsabile di errori gravi, come il rigore concesso contro l’Udinese. Chivu, in conferenza stampa, ha ammesso la perdita di lucidità dopo il pareggio friulano, sottolineando la necessità di migliorare nella gestione delle partite.
L’apporto del mercato
Il mercato estivo non ha colmato tutte le lacune. L’arrivo di Diouf e Akanji ha aggiunto qualità, ma la rinuncia a Lookman pesa sull’attacco. La rosa, ancora un “cantiere aperto”, fatica a trovare un’identità chiara. Chivu, scelto per il suo passato da eroe del Triplete e la salvezza ottenuta col Parma, deve affrontare il confronto con Inzaghi, il cui ciclo vincente ha lasciato aspettative altissime. La dirigenza, guidata da Marotta, lo sostiene, ma il tecnico rumeno deve rivitalizzare un gruppo scosso dalla finale di Champions persa col PSG. La sfida imminente contro la Juventus, un “crash test” come definito da molti, sarà decisiva per capire se Chivu saprà correggere il tiro o se le critiche cresceranno. Il suo 3-5-2 manca ancora di equilibrio, e i leader come Lautaro devono alzare il livello.
La necessità di forze fresche
Per risollevarsi, Chivu punta su giovani come Sucic e Pio Esposito, ma il tempo stringe. La mentalità vincente, che il tecnico vuole instillare, richiede risultati immediati in un club come l’Inter, dove la pazienza è scarsa. La difesa deve ritrovare solidità, con Akanji chiamato a un impatto rapido, mentre Calhanoglu deve tornare il faro del gioco. La prossima trasferta a Torino contro la Juventus rappresenta un banco di prova cruciale: una prestazione convincente potrebbe scacciare i dubbi, ma un altro passo falso rischierebbe di alimentare le critiche. Chivu, consapevole delle difficoltà, chiede ai suoi di “fare lo sporco” quando serve, un messaggio che richiama pragmatismo. Con il Napoli favorito per lo scudetto e una concorrenza agguerrita, l’Inter deve accelerare per non perdere terreno. Il tecnico rumeno, sotto esame, ha il compito di trasformare le criticità in opportunità per costruire una squadra competitiva.