Inter, Antonio Conte, dalla piazza di Dimaro, per il tradizionale saluto alla tifoseria napoletana, ha dato la carica per la nuova stagione. Conte ha ringraziato i sostenitori per il supporto, prima di trasferirsi a Castel di Sangro per la preparazione fisica. L’entusiasmo del tecnico salentino lo ha portato anche a fare un’uscita che potrebbe essere vista come una stoccata ai rivali per lo scudetto della scorsa annata, l’Inter.
IL DISCORSO DI CONTE – “Fa molto piacere ritrovarci dopo un anno con qualcosa di importante sulla maglia. E’ avvenuto qualcosa di bellissimo, ci avete sostenuto sempre, dall’inizio alla fine. Mi ricordo benissimo che alla prima partita in Coppa Italia col Modena c’erano 50mila persone. Solo per fa capire la passione del tifoso napoletano e che ci avete trasmesso. Ci auguriamo di avervi reso orgogliosi. Ora, quello che dico sempre, cerchiamo di essere molto intelligenti e umili. Perché chi è umile è intelligente, la presunzione e l’arroganza fa parte delle persone poco intelligenti. Da persone intelligenti, sappiamo i valori, valori che ci possono portare a fare qualcosa di importante, sono quelli del lavoro, della serietà, della professionalità e dell’appartenenza. Poi il resto sono tutte cazzate! Grazie a tutti”.
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Un discorso a tratti incendiario. Di certo è noto che Conte abbia non esattamente a genio l’Inter di Marotta e soci, soprattutto quando allenata dal suo successore Inzaghi, che ha vinto molto di più di lui. A chi si riferiva Conte parlando di “presunzione e arroganza“? “Bello avere qualcosa sulla maglia di importante” è un riferimento agli zero titoli stagionali dell’Inter?



