Nelle giornate in cui il Consiglio comunale di Milano è chiamato a dibattere e votare sul futuro di San Siro, tra divisione politiche e di interesse, si discute anche di un altro tema: la vita sugli spalti. Stando a La Repubblica, nonostante il mancato sostegno del tifo organizzato, potrebbe presto cambiare qualcosa. Gli ultras del Milan, ad esempio, “avrebbero accettato due condizioni poste dalle autorità dopo le indagini dei mesi scorsi. Il divieto di esporre i vecchi striscioni storici, ma non solo. C’è anche l’obbligo per i 40 tifosi segnalati come “indesiderati” dai magistrati di acquistare i biglietti partita per partita, senza più possibilità di abbonamento“.
IL RITORNO DELLA CURVA SUD – “Se queste disposizioni saranno rispettate, ci sono concrete possibilità che il tifo organizzato torni a farsi sentire già nel prossimo big match, Milan-Napoli, in programma a San Siro – scrive il quotidiano -. Una notizia che avrebbe un impatto importante per l’ambiente rossonero, e per lo stadio stesso, chiamato a ritrovare la sua atmosfera di spinta e passione“.
LA SITUAZIONE DELL’INTER – Il caso dei nerazzurri, invece, è più complesso. Sempre secondo La Repubblica, e come già precedentemente commentato anche dalla nostra redazione, non ci sono segnali di rientro immediato del tifo organizzato, anzi. Una situazione che rimarca pesanti divergente fra la dirigenza dell’Inter e gli ultras della Curva Nord, la cui assenza è sempre più pesante nelle gare casalinghe.
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IL FUTURO DI SAN SIRO – Il futuro di San Siro è completamente in bilico. Le divergenze politiche, in consiglio comunale a Milano, rischiano di spaccare la maggioranza di Sala. Inoltre, le dirigenze di entrambi i club – Inter e Milan – sono sempre meno disposte a patti e sempre più intransigenti. La linea condivisa, delle due dirigenze strisciate, è l’intransigenza sul rinnovamento dello stadio, a costo di uscire dai confini del comune di Milano.