I ragazzi sisono calati nella realtà del campionato
L’Inter si prende la vetta e conquista tre punti fondamentali all’Olimpico. Gli uomini di Chivu si aggiudicano il big match con la Roma e agganciano in testa sia i giallorossi che il Napoli, uscito sconfitto dalla trasferta contro il Torino. Quarta vittoria consecutiva in campionato targata Bonny, decisivo in avvio su assist di Barella per il suo terzo gol in Serie A. Tante buone indicazioni per Cristian Chivu, che ha analizzato il match a Sky Sport: “È tutto merito dei ragazzi, si sono calati subito nella realtà di questo campionato. Hanno lasciato alle spalle le delusioni dello scorso anno, si sono rimessi in gioco e continuano a dimostrare di essere una squadra forte che può competere sempre. Sono fiero di come stanno lavorando e di come si preparano mentalmente alle partite. Capiscono i momenti delle partite, sanno soffrire e trovano l’umiltà di fare alcune cose”.
La situazione dell’Inter: “La sosta è sempre un incognita”
Chivu ha proseguito: “Dopo la sosta è sempre un’incognita, sono felice per come la squadra ha interpretato la partita di stasera perché all’Olimpico non è mai facile per nessuno. Ci sono partite dove non ci riesce tutto: abbiamo speso tanto nel primo tempo e avevamo solo un allenamento di gruppo alle spalle. La Roma ha tanta ampiezza, rischiavamo di esporci per vie centrali. Siamo calati un po’ nella ripresa e siamo stati costretti ad abbassarci. Ma abbiamo saputo soffrire, difenderci e ripartire“.
Chivu e l’importanza di capire i momenti
In conferenza stampa Chivu ha aggiunto: “Dopo la Juventus avevo chiesto alla squadra di capire i momenti di difficoltà, si sono rimboccati le maniche e l’hanno fatto. Sono contento per loro, lavorano sodo e fanno sacrifici per lasciarsi alle spalle le delusioni dell’anno scorso. Quando sono tornati dalle Nazionali non hanno praticamente visto le loro famiglie”. Sui giovani Pio e Bonny in reparto con Lautaro e Thuram: “Sono contento per Ange e per Lautaro che aveva un raffreddore forte dopo la Nazionale. Pio è entrato e ho visto un attaccante che lavora per la squadra, ha aiutato e me lo sono trovato anche mezzala. C’è da parte di tutti l’umiltà per lasciare da parte l’ego. Akanji? Non mi piace parlare dei singoli. Manuel sa cosa rappresenta nel calcio e quanto é importante per la squadra così come tutti gli altri. Porta ambizione ed esperienza: mi fa piacere avere campioni che sono un esempio per tutti”. E sull’abbraccio finale: “Mi sono trovato in mezzo a loro che andavano ad esultare. Siamo un gruppo che lavora per togliersi soddisfazioni. Oggi abbiamo capito che questa era una giornata importante, una di quelle 4-5 che indirizzano la stagione. Ma non guardiamo gli altri: la nostra strada è difficile, siamo a ottobre e non guardiamo la classifica”.



