L’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi, chiede ai suoi uomini una reazione da grande squadra contro il Lecce
Simone Inzaghi si aspetta una reazione da grande Inter contro il Lecce. Nella sfida del Meazza di domani pomeriggio (calcio d’inizio alle 18), l’imperativo di Lautaro e compagni sarà la vittoria, obbligata dopo Bologna e l’ennesimo up and down stagionale degli inzaghiani.
Al Dall’Ara l’Inter è caduta per la settima volta in campionato, complicando ulteriormente l’affannosa (e affollata) rincorsa al secondo posto e al visto per la prossima edizione di Champions League. Ma, ai microfoni di InterTv e dei social network nerazzurri, il messaggio lanciato da Simone Inzaghi in vista del Lecce è di totale fiducia. E all’insegna di rabbia e orgoglio.
Arriviamo a questa partita arrabbiati e non vediamo l’ora di scendere in campo. Dopo la sconfitta di Bologna abbiamo analizzato gli errori commessi, per combattere la discontinuità, e contro il Lecce dovremo mettere in campo tanta concentrazione e testa. Insieme ad una reazione da grandi uomini e da grande gruppo, quali siamo.
Inzaghi, poi, sposta l’attenzione sulla formazione di Baroni, più produttiva fuori casa (15 dei 27 punti totali in serie A) che al Via del Mare. E pronta a dare battaglia anche a San Siro.
Sarà una gara difficile. Il Lecce è una squadra in salute che gioca un ottimo calcio, stanno facendo un eccellente campionato e dovremo prestare molta attenzione: tutte le domeniche le partite sono difficili per tutte le squadre.
Inter, Inzaghi: domani voglio concentrazione e testa, una reazione da grandi uomini
Inter, Inzaghi: voglio una reazione da grandi uomini
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All’appello mancheranno ancora Joaquin Correa e Milan Skriniar. Da valutare invece un recupero in extremis di Federico Dimarco, ma nella migliore delle ipotesi per la panchina.
Giocando così tanto ci sono sempre squalifiche e infortuni, quindi di volta in volta ho chiesto a diversi giocatori disponibilità a cambiare ruolo, trovando applicazione da parte di tutti.
Poi, in chiusura, il rammarico più grande.
In campionato si poteva fare meglio, ma è anche giusto non dimenticare quanto di buono è stato fatto in questi 18 mesi, cercando di prendere il meglio.