L’Inter di Inzaghi conquista gli ottavi di finale. Ora testa al campionato con la filosofia di Nelson Mandela: il compito più difficile nella vita è cambiare se stessi
L’Inter sbanca la Red Bull Arena e archivia la qualificazione agli ottavi di Champions League con due giornate d’anticipo. Questo è il succo di una dolce serata a Salisburgo, citta barocca che diede i natali a Wolfgang Amadeus Mozart.
La filastrocca della partita era cominciata con una nenia da parte nerazzurra e uno schieramento di archi dal fronte opposto, che, però, non ha stordito le orecchie della nostra Inter.
Nella ripresa lo spartito è cambiato, il do di petto della squadra allenata da Simone Inzaghi ha frastornato i giocatori austriaci che sono affondati, dopo l’ingresso di Lautaro Martinez. Risultato giusto e, appalusi al nostro allenatore, ancora una volta capace di portare a casa una gara, azzeccando cambi e piano partita.
Quinta vittoria consecutiva dell’Inter ed ennesimo clean sheet di Yann Sommer, che sta sempre di più convincendo i tifosi orfani di André Onana. Giuseppe Marotta e Piero Ausilio gongolano, anche se la stagione è ancora lunga…
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La Juventus appare sempre di più una minaccia, anche se la marcia di Lautaro e compagni sembra inarrestabile. I tempi bui sono passati, ma nulla è stato ancora fatto. I pessimisti sono pronti a rimpiangere i punti persi con Sassuolo e Bologna e quelli successivi, quasi come se fossero conseguenza di qualcosa di cui bisognerà parlare male.
A dire il vero, Inzaghi ha dimostrato di essere cresciuto, sotto i colpi di machete delle critiche di tifosi, dirigenza e stampa, scolpendo, secondo i propri principi, una squadra che è pronta al salto.
La stagione passata fece il miracolo, meritando la finale di Champions, ma con dodici sconfitte in campionato, quest’anno si sta facendo largo in campionato, come del resto due campionati or sono in cui finì come sappiamo.
Quest’anno, però, qualcosa è cambiato. Diceva Nelson Mandela: “Il compito più difficile nella vita è quello di cambiare se stessi”. Inzaghi l’ha capito.



