L’Inter di Simone Inzaghi impoverita dallo scudetto di Conte ora può portaci la Champions League a prezzi di Lidl. Sogno o relatà?
Chissà a chi si rivolgeva Simone Inzaghi quando, pochi giorni fa, ha diffuso urbi et orbi il proprio verbo ragionieristico: “Negli ultimi dodici anni, l’Inter aveva vinto uno scudetto, che ha provocato qualche problemino a livello economico”. Il concetto seguiva più o meno così: poi sono arrivato io, che ho fatto alzare tre trofei a prezzi da Lidl…
Distillando questo pensiero, sicuramente l’allenatore interista non si rivolgeva ai tifosi perché a noi, che siamo degli esseri elementari, guarda un po’ interessa vincere e non siamo certo lì col pallottoliere a contare i dare e gli avere.
Tanto più che il portafoglio nerazzurro non è nostro. Dunque – lo sappia il tecnico piacentino – lo scudetto di Conte ci è piaciuto un sacco, molto di più delle tre coppe seguite con la sua griffe.
Ecco, le cose cambierebbero se – con quei prezzi da Lidl cui sottintende lui – Inzaghi ci portasse la Coppa con le Orecchie ma, diciamocela tutta, considerate le forze avversarie in campo, e con il piglio tattico sfoggiato a Oporto (pullman davanti alla porta, assoluto disinteresse per i varchi lasciatici dalla squadra avversaria nel primo tempo), c’è più probabilità che Luciano Moggi entri nell’ordine delle suore di Maria Teresa di Calcutta che l’Inter diventi Campione d’Europa.
La grande chance di Simone Inzaghi: vincere la Champions League
Inter, Inzaghi portaci la Champions League a prezzi di Lidl…
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Dunque, i sorteggi. E dunque il Benfica. Non è andata malissimo (incontrare il Milan sarebbe stato peggio, per motivi psicologici e storici), anche se la squadra portoghese è davvero un osso duro, un ostacolo molto più difficile da superare rispetto al Porto.
Ma questo strano tabellone venutosi a creare sembra una chance da cogliere: pensando ottimisticamente, le tre italiane – ognuna col proprio punto di vista e i propri sogni – possono immaginarsi in finale. Dopodiché, in una partita secca, Real, Manchester City o Bayern (perché davvero sono queste tre, più che il Chelsea, le formazioni che sembrano potersi candidare alla Notte delle Notti) sono un Golia che, con un colpo di fionda chiamato fortuna (o novanta minuti perfetti), può essere fatto cadere sul selciato. Sta a vedere chi sarà, e se ci sarà, quel Davide.