San Siro, una svolta inclusiva per i tifosi disabili
A partire dalla stagione 2025/26, Inter e Milan rivoluzionano l’accesso a San Siro per i tifosi disabili, introducendo abbonamenti e biglietti a tariffe agevolate. Superato il sistema di click-day, che limitava l’accesso con prenotazioni gratuite last-minute, i club, in sinergia con il Comune di Milano e associazioni del mondo della disabilità, garantiscono un approccio più equo. Le tariffe includono 350 euro per l’abbonamento stagionale, 35 euro per i big match, 25 euro per le partite ordinarie e 10 euro per la Coppa Italia, con accesso anche per l’accompagnatore. Riccardo Di Lella, tifoso nerazzurro, celebra la novità: “Finalmente possiamo organizzarci come tutti”. Il ricavato finanzierà progetti di inclusione, come il “Generazione Sport” del Comune.
La petizione dei tifosi
Il cambiamento risponde a una petizione di tifosi interisti, che denunciavano le difficoltà del sistema precedente, come i crash del portale e i pochi posti disponibili (250, di cui 80 per carrozzine). Luca Ive, tifoso milanista, sottolinea l’importanza di superare il click-day, che impediva di pianificare trasferte. La nuova procedura consente ai tifosi con invalidità al 100% o handicap grave di acquistare biglietti in anticipo, garantendo parità con il pubblico generale. I club gestiranno parte dei fondi per migliorare l’accoglienza allo stadio, mentre il resto sosterrà iniziative sportive per giovani con disabilità. Martina Riva, assessora allo sport, definisce il progetto un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni e club, rendendo San Siro più accessibile.
Una svolta attesa da anni
Questa svolta, attesa da anni, rappresenta un passo verso l’inclusione. “Perché ci è voluto tanto?”, si chiede Di Lella, attivista di “Live for All”. La risposta risiede nelle limitazioni strutturali di San Siro, con soli 250 posti dedicati, e nella complessità di coordinare club e Comune. Ora, con il nuovo sistema, i tifosi con disabilità possono vivere la passione per Inter e Milan senza barriere, pianificando le partite come qualsiasi altro sostenitore. L’iniziativa, accolta con entusiasmo sui social, dimostra che il calcio può unire, abbattendo ostacoli. Ulteriori dettagli sulle modalità di acquisto saranno comunicati dai club, ma la strada verso uno stadio più inclusivo è tracciata.