L’Inter ha trovato in Francesco Acerbi un nuovo punto di riferimento: ecco l’uomo del riscatto che si è preso i nerazzurri.
L’Inter di questa prima parte di stagione presenta due facce a livello di squadra. Da una parte ha dovuto fare i conti con assenze importanti, come quelle di Romelu Lukaku e Marcelo Brozovic. Dall’altra, però, ha trovato delle piacevoli sorprese da giocatori che inizialmente nessuno dava credito o addirittura vedeva con diffidenza. E’ il caso di Francesco Acerbi. Il difensore centrale ex Lazio (con un passato anche nel Milan), ha conquistato la fiducia di Inzaghi, tanto da “rubare” il posto da titolare a Stefan De Vrij.
Acerbi si è raccontato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport. Il nuovo baluardo della retroguardia nerazzurra ha fatto una riflessione sul proprio passato, caratterizzato da una sfida fortunatamente vinta, con un occhio al futuro. E proprio sul futuro, Acerbi ha sì manifestato la propria intenzione di rimanerci ma con dei paletti ben precisi alla società.
Inter, Acerbi: “La malattia è servita come riscatto”
L’Inter ha trovato in Francesco Acerbi un nuovo baluardo: il racconto del suo riscatto personale attraverso anche la malattia
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Nella lunga intervista rilasciata alla rosea, Francesco Acerbi afferma come la sua malattia con cui ha combattuto è stata un’occasione di riscatto personale. Dice infatti a riguardo:
La vita è sempre necessariamente una sfida, che mi è servita con la malattia. Ai ragazzi dico: circondatevi di persone che vi vogliono bene, almeno 2-3, ma fidatissime. E capite bene cosa volete dalla vita. Fregatevene se giocate o no: date tutto perché prima o poi lo spazio arriverà. Nella sofferenza bisogna combattere
Sul rapporto con Inzaghi, Acerbi racconta così:
È intelligente, simpatico, empatico, sempre positivo. È fortunato, ma la fortuna se la va a cercare e la merita. Un profondo conoscitore di calcio, sa tutti i giocatori del mondo: incredibile! Ed è uno che attrae le persone. Da Roma a Milano, è rimasto lo stesso
Infine, riguardo la possibilità di restare a Milano, Acerbi ha affermato che:
Non lo so, è la verità. Vorrei restare ,qui sto bene. Anzi, una cosa la so per certa: non arriverò un’altra volta ad agosto senza conoscere il mio futuro. A luglio voglio sapere dove giocherò. Spero si trovi una soluzione al più presto per il mio riscatto: ho 35 anni, ma sto benissimo fisicamente e mentalmente