L’Inter della giovanili avrà presto un nuovo responsabile: il club ha infatti scelto il sostituto di Roberto Samaden. Il nome
L’Inter delle giovanili avrà una rivoluzione dalla prossima stagione. Come annunciato nelle settimane precedenti, lo storico capo dell’area scouting Roberto Samaden lascerà il club dopo oltre trent’anni di collaborazione. I nerazzurri, al posto di Samaden, hanno già trovato il sostituto. Come afferma La Gazzetta dello Sport, è a un passo dall’ufficialità l’arrivo di Andrea Catellani.
Il dirigente sportivo ,attualmente responsabile delle giovanili della Spal, ha il contratto in scadenza il 30 giugno con la compagine padana (dove ha vinto lo scudetto Under 18 del 2021-22). Sembrava ormai a un passo dal trasferimento al Modena, ma il blitz del club nerazzurro ha cambiato le carte in tavola, su cui ha giocato anche un motivo affettivo. Catellani, infatti, non ha mai nascosto la sua passione interista fin da bambino.
Dalla Reggiana all’Inter giovanili: chi è Andrea Catellani, il sostituto di Samaden
L’Inter della giovanili avrà presto un nuovo responsabile: il club ha infatti scelto il sostituto di Roberto Samaden. Il nome
LEGGI ANCHE Tuttosport, Di Canio su Inzaghi: non lo ritengo da Inter. Le parole
Andrea Catellani sarà presto il sostituto di Roberto Samaden alla guida delle giovanili dell’Inter. Ma chi è davvero il prossimo capo area scouting dei nerazzurri? Nato a Reggio Emilia nel 1988, ha iniziato la carriera da calciatore nelle fila della Reggiana. Dopo diverse esperienze in prestito a Modena e Sassuolo (che porta in Serie A), va a Catania, poi passa allo Spezia dove trascorre ben tre stagioni.
Chiusa la carriera abbastanza presto con l’Entella, inizia la carriera da dirigente proprio con il club ligure, come osservatore. Passa poi al Chievo Verona nel 2017, dove diventa presto capo area scouting dei veneti, fino al default della squadra. Nel 2021 attraversa il Po approdando alla Spal del neo presidente Joe Tacopina. Con gli Estensi vince il campionato Under18 nella passata stagione. Ora, la chiamata della sua mai nascosta squadra del cuore, dove dovrà conciliare tifo e professionalità.