L’Inter ha fatto un pieno di gioventù e freschezza durante la sessione estiva di calciomercato. Nel reparto offensivo il club nerazzurro ha immagazzinato gente affamata come Francesco Pio Esposito e Ange-Yoan Bonny, a centrocampo si è preso la scena il croato Petar Sucic e sarà interessante osservare da vicino la sua evoluzione in nerazzurro. In aggiunta il 23enne brasiliano Luis Henrique e il 22enne francese Andy Diouf, giovani ma con già una discreta personalità ed esperienza. In difesa l’esperienza di Manuel Akanji era necessaria per tappare il buco creato dalla partenza di Benjamin Pavard direzione Marsiglia. Il giornalista Giancarlo Padovan ha fatto il punto sul mercato condotto dai nerazzurri e sul momento attuale degli uomini di Chivu.
Inter, Padovan: “C’è bisogno di forze fresche come Sucic e Frattesi, a 40 milioni Bisseck andava ceduto”
“L’Inter è inaspettatamente caduta contro l’Udinese e questo indica che molte cose sono da calibrare, tante cose sono da scegliere come il sistema di gioco e che alcuni giocatori non sono più loro, Mkhitaryan e Calhanoglu hanno dato il meglio e c’è bisogno di forze fresche come Sucic e Frattesi e i nuovi arrivati non si sono ancora integrati“, queste le considerazioni del giornalista Giancarlo Padovan, intervenuto su Sky Sport, sul momento attuale dell’Inter ed in vista del derby d’Italia contro la Juventus.
Padovan ha poi spostato l’attenzione sul mercato condotto dal club nerazzurro: “All’inizio ero particolarmente scettico su Chivu, nonostante la sconfitta con l’Udinese penso che abbia buone idee di calcio e che voglia apportare del suo. Marotta è andato su Chivu perché faceva 3-5-2 come Inzaghi. L’Inter è da capire come gioca, da quello che poi arriveranno o meno i risultati e l’efficacia. L’Inter è un cantiere aperto, la Juve un po’ meno anche se servono aggiustamenti anche ai bianconeri. Resto dell’idea che l’Inter avrebbe dovuto vendere Bisseck a 40 mln e prendere Leoni a 35 mln”.



