Tra l’Inter e Lukaku c’era una bellissima storia d’amore. Una relazione oggi complicata, dove Romelu sembra aver tradito ogni aspettativa…
Abbracciato, idolatrato, perduto, ritrovato, smarrito. E ora? Per i tifosi interisti il rapporto con Romelu Lukaku è molto simile a quelle relazioni d’amore complicate che, un tempo, si definivano “malate”. Il cuore batte, e ad ogni battito alimenta la speranza. Che Big Rom, ovviamente, ritorni quello di un tempo: il trascinatore dello scudetto 2021, il cingolato pronto a trascinarsi dietro difensori disperati sotto gli occhi paterni di Antonio Conte.
Troppe cose, però, sono cambiate: il tradimento per il Chelsea, il ritorno da figliol prodigo e quei muscoli divenuti così misteriosi. Si dice che i minuti di gioco sul campo nutrano la condizione di un calciatore, e a dire il vero Simone Inzaghi non è che gliene abbia concessi molti in questi mesi.
I frammenti di calcio sfoggiati da Romelu, poi, non hanno offerto particolari bagliori, eppure ci sono quei battiti di cuore e quella speranza che ne consegue: la prestazione col Napoli alla ripartenza post-Mondiali del campionato, e poi l’ultima occasione avuta, giusto poche ore fa, in Coppa Italia contro l’Atalanta.
Inter, dove è finito il vero Romelu Lukaku?

Inter e Lukaku? Una relazione d’amore complicata. La storia
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Un’altra vittoria, con lui in campo. Lukaku ha fatto il diesel: è partito lento e macchinoso, poi lentamente si è preso spazio, giocando di sponda, creando varchi per i compagni e finendo per rinnovare almeno un po’ promesse (le sue) e speranze (del popolo nerazzurro).
All’orizzonte, l’ennesimo derby: schierare Romelu contro il Milan, con un sospiro pensando ai derby dell’era Conte? O confidare sull’affidabile Dzeko, goleador di razza e regista offensivo, compagno affiatato di Lautaro (le performance della Lu-La sono al momento solo nel libro dei ricordi)? Quel che pensiamo noi, a ben vedere, conta poco. Conta Inzaghi. E conoscendo il tecnico piacentino, uomo che non ama rischiare e che non ha mai offerto sprazzi di imprevedibilità nel suo repertorio, la scelta è quasi scritta nero su bianco: partirà Dzeko.
Rivedremo, prima o poi, il vero Lukaku? Il giocatore belga resterà nell’organico Inter anche per la prossima stagione? Troppe le incognite. Certo, tornando alla rigidità inzaghiana – nel modulo di gioco, dispendioso, ossessivamente costruito sulle fasce e così diverso dalle ripartenze contiane – il Big Rom affamato di palle ricevute negli spazi resterà prevedibilmente tale. Con una fame da lupi. E le spalle alla porta.



