Inter, il TAR della Regione Lombardia ha respinto il ricorso sul vincolo al secondo anello di San Siro: ecco le parole di Luigi Corbani, portavoce del comitato ‘Sì Meazza’.
RICHIESTA RESPINTA – Luigi Corbani, del comitato ‘Sì Meazza’, ha rilasciato una nota in risposta alla sentenza del TAR sul vincolo di San Siro: “Il Tar ha respinto la nostra richiesta di sospensiva, e quindi si andrà al giudizio di merito. Appare quindi fuori luogo parlare di via libera alla compravendita e alla demolizione di San Siro. Essendo ancora in piedi non solo la vicenda davanti al Tar, ma anche alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica e all’Anac“.
PARTITA ANCORA APERTA – “La sentenza di ieri mette in rilievo che ci sarà un giudizio di merito. La sospensiva, dal nostro punto di vista, era un modo per dire: badate che non avrete una strada libera e in discesa. Ci saranno anche delle difficoltà. Questa ordinanza del Tar dice che respinge la sospensiva, ma la strada resta lunga, ci sarà il giudizio di merito. La partita è tutt’altro che conclusa“.
PROSEGUIREMO – “Noi insisteremo con la Corte dei Conti, perché emergono sempre nuovi fatti a nostro giudizio incredibili riguardo a come sono stati gestiti alcuni snodi della vicenda. Inoltre abbiamo anche chiesto all’Anac di dire la sua. Crediamo ci siano stati dei conflitti di interesse sulla scelta dei profili che hanno svolto consulenze. Ma ci sono tanti altri aspetti che mano a mano emergono e che noi rileveremo”.
LEGGI ANCHE – Inter, San Siro verso l’acquisto a 197 milioni
IN EUROPA – “In tutte le città del mondo vediamo che le società di calcio si operano per costruire nuovi stadi di proprietà o in concessione con enti pubblici. A Milano si vuole rifare su un terreno pubblico, demolendo il vecchio impianto, uno stadio in concessione tra due squadre, esattamente come prima. Sarebbe una scelta europea? Per questo abbiamo chiesto che si pronunci anche la Corte dei Conti. Credo che il destino degli stadi ormai non sia da pensare solo per attività calcistiche, ma per tanti tipi di attività. Così vengono progettati tutti i nuovi impianti d’Europa e non solo“.



