Non si arrestano le polemiche e le discussioni attorno al rigore concesso al Napoli nel match contro l’Inter, poi vinto 3-1 dagli azzurri di Antonio Conte. Sul banco degli imputati l’arbitro Mariani e l’assistente Bindoni, tenuti a riposo dal designatore degli arbitri, Gianluca Rocchi. Nel suo editoriale sul Corriere della Sera, il giornalista Paolo Condò ha tracciato il suo punto di vista sulla tanto discussa questione.
Condò sull’errore arbitrale in Napoli-Inter: “Un paradosso”
“Grava su tutto ciò un nuvolone arbitrale inesauribile nel farsi del male in modi sempre diversi, ultimo dei quali l’improvvido intervento del guardalinee di Napoli-Inter per segnalare un rigore che non c’era. Abituale un tempo, l’aiuto degli assistenti è sostanzialmente sparito da quando c’è la Var, com’è logico che sia: se qualcosa sfugge all’arbitro, la revisione video è una rete di protezione molto più sicura. Il problema è che un contatto fra Di Lorenzo e Mkhitaryan c’era comunque stato, e questo ha consigliato al Var l’astensione da un ulteriore intervento“, il pensiero del giornalista Paolo Condò nel suo editoriale sul Corriere della Sera in merito al clamoroso errore arbitrale in Napoli-Inter.
Il riferimento, ovviamente, è al rigore concesso ai padroni di casa che ha portato al vantaggio azzurro con De Bruyne. Condò ha aggiunto: “Il paradosso è che così l’arbitro Mariani ha fischiato il rigore per il Napoli deliberando su un contatto che è stato l’unico a non poter vedere. E questo di logico non ha nulla. Con diverse gradazioni, ma Rocchi ha bocciato l’intera squadra“.



