Inter, la favorita misteriosa: Condò analizza l’esordio contro il Torino
L’Inter chiude la prima giornata di Serie A 2025-26 contro il Torino a San Siro, portando con sé un alone di mistero, come sottolinea Paolo Condò nella sua rubrica “Un centimetro alla volta”. La squadra, tra le favorite per lo scudetto, si presenta con una rosa simile a quella della stagione passata, segnata da 63 partite senza trofei. L’addio di Simone Inzaghi, dopo quattro anni, resta enigmatico: stanchezza, soldi o il senso di un ciclo esaurito? Condò ipotizza un mix di motivi, ma il focus è sulla squadra. L’assenza di Calhanoglu, squalificato, apre le porte a Petar Sucic, talento emergente visto al Mondiale per club. L’Inter deve dimostrare di poter ripartire con slancio, nonostante un mercato percepito come incompiuto. I tifosi attendono risposte immediate.
Nessun investimento significativo
Il Torino, avversario ostico, rappresenta un test probante per l’Inter. Condò evidenzia come i granata, con la loro organizzazione tattica, possano mettere in difficoltà i nerazzurri. La stagione passata, gloriosa ma senza titoli, ha lasciato strascichi: la squadra sembra “scoppiata” a primavera, come nota il giornalista. L’Inter riparte con una base solida, ma la mancanza di innesti di peso, come il mancato arrivo di Lookman, alimenta dubbi. Sucic, però, porta freschezza: le sue giocate nelle amichevoli estive hanno convinto. Condò sottolinea che i milioni incassati dalla Champions, con i 14 milioni della semifinale contro il Barcellona, non hanno portato investimenti significativi. La sfida di stasera è cruciale per capire se l’Inter può tornare a brillare o se il “mistero” della sua forza resterà irrisolto.
La situazione in vista della nuova stagione
Il mercato incompiuto pesa sull’umore della squadra e dei tifosi, ma Condò invita a guardare al campo. L’Inter, con la sua rosa di qualità, resta tra le pretendenti al titolo, ma deve ritrovare continuità. La gestione delle energie sarà fondamentale: l’anno scorso, le 63 partite hanno logorato i giocatori. Il nuovo tecnico deve affrontare questa eredità, con Sucic come possibile sorpresa. Il Torino, dal canto suo, non regalerà nulla, forte della sua solidità difensiva. Condò conclude che l’Inter deve rispondere stasera, con il fischio d’inizio che segnerà l’inizio di una nuova narrazione. La stagione è lunga, ma San Siro aspetta un segnale chiaro: l’Inter è davvero pronta a competere per lo scudetto? La partita di oggi darà le prime indicazioni.



