Chivu al timone: un confronto per ricompattare
Cristian Chivu si trova a gestire una crisi inattesa. L’allenatore ha richiamato la squadra in un hotel a Charlotte per un confronto interno. Durante il confronto in hotel, voluto dal tecnico, Lautaro e Thuram erano presenti, ma il romeno ha cercato un chiarimento collettivo. Dopo la partita il tecnico ha fatto trasparire la sua frustrazione per la situazione. Il tecnico ha apprezzato il messaggio di Lautaro, ma ne ha criticato modi e tempi, non concordati con la società. Marotta ha ribadito: “Se Calhanoglu vuole andare, la porta è aperta, ma non buttiamo la croce su di lui”. L’Inter, stanca dopo una stagione senza trofei, deve ora affrontare le vacanze estive per raffreddare gli animi, con la ripresa prevista attorno al 20 luglio ad Appiano Gentile.
Inter, una polveriera dopo il Fluminense: lo scontro Lautaro-Calhanoglu
L’eliminazione dell’Inter agli ottavi del Mondiale per Club contro il Fluminense (2-0) ha scatenato una tempesta nello spogliatoio nerazzurro. Le parole di Lautaro Martinez hanno aperto una frattura: “Chi non vuole restare, vada via. Ho visto cose che non mi piacciono”. Il riferimento, confermato da Beppe Marotta, era a Hakan Calhanoglu, assente per infortunio e al centro di voci di mercato verso il Galatasaray. Il turco ha risposto su Instagram: “Le parole di Lautaro dividono, non uniscono. Non ho mai tradito l’Inter”. I “like” al suo post da Marcus Thuram e Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi, hanno evidenziato una spaccatura. Cristian Chivu adesso deve gestire una situazione complicata.
Mercato e futuro: Calhanoglu al bivio
Il caso Calhanoglu domina il mercato nerazzurro. Il turco, con contratto fino al 2027, non ha smentito le voci di un possibile trasferimento al Galatasaray, alimentate dal suo agente. L’Inter valuta un’eventuale cessione, ma non sotto i 25 milioni, per reinvestire su profili come Ederson o Rovella. Chivu, nel frattempo, sperimenta soluzioni tattiche: contro il Fluminense ha schierato Asllani in regia, ma pensa a un 3-5-2 senza un play tradizionale, con Sucic o Barella centrali. La leadership di Lautaro, sancita dal rinnovo fino al 2029, è indiscussa, ma il suo sfogo ha spiazzato lo spogliatoio. Le vacanze saranno cruciali per ricompattare il gruppo, mentre Marotta lavora per evitare che questa crisi lasci strascichi nella prossima stagione.