L’Inter sotto la nuova gestione Oaktree-Marotta è entrata a spinta nel novero delle grandi del calcio europeo. La leggendaria semifinale vinta contro il Barcellona, piegato con lo storico risultato di 4-3 a San Siro, ha portato una valanga di soldi nelle casse di Viale della Liberazione. La cavalcata economica dei nerazzurri è collegata ai premi Uefa relativi alla partecipazione – partendo dall’enorme classifica iniziale – alla nuova formula della Champions 2024-2025. La truppa di Inzaghi ha avuto poi il grande merito di superare i turni ad eliminazione fino ad arrivare in fondo, aumentando le entrate. Dagli ottavi alla finale, un percorso vissuto come un toccasana per i conti della società.
L’Inter, ancora prima di scendere nuovamente in campo sul prato dell’Allianz Arena, è già milionaria. Il club nerazzurro, infatti, intascherà – solo con l’accesso alla finale di Champions – più di 133 milioni di euro. Questo, a prescindere dal risultato della dalla notte del 31 maggio in Baviera. Se i nerazzurri dovessero anche battere il Paris Saint-Germain di Luis Enrique, il guadagno per le casse dei meneghini schizzerebbe di altri 10,5 milioni. Cifre da capogiro, per una nuova gestione societaria che, dalla rilevazione da parte di Oaktree, finora sta fruttando egregiamente.
L’ultimo passo, rimane la conquista del titolo. I nerazzurri hanno creduto nella finale quest’anno più che mai, tanto che questa volta, l’approdo appare molto meno “casuale” ed inaspettato di due anni fa. Con di fronte un avversario, il Psg, molto meno temibile e quotato del Manchester City di Haaland. Ovvio, gli avversari a questi livelli non vanno mai sottovalutati, ma il percorso dei nerazzurri è stato ben più tortuoso e complicato di quello dei parigini. Orfano di Mbappé, con una squadra composta da ex conoscenze del calcio italiano (Donnarumma, Hakimi, Kvaratskhelia, Fabian Ruiz, Marquinhos), il Psg ha fatto un cammino tutto inglese affrontando Liverpool, Aston Villa e Arsenal. La finale sarà uno scontro tra deluse: i nerazzurri uscirono sconfitti nel 2023, i parigini nel 2020. Una sola potrà evitare un’altra notte amara, la strada verso la finale è iniziata.



