Arrivare all’Inter per Beppe Marotta è la realizzazione di suo sogno di un bambino nato con il pallone nella testa. La sua confessione…
Mi sento come Salvatore, il bambino di Nuovo Cinema Paradiso: inizia come aiuto proiezionista al cinema del paese e diventa un grande regista. Ho coronato il sogno di una vita cominciando da bimbo a Varese, facendo il garzone del magazziniere…
Beppe Marotta si confessa. Lo fa al Corriere della Sera, che gli dedica una pagina intera. Pagina che ripercorre tutta la sua vita. Quella di un ragazzino che aveva un sogno in tasca. E piano, piano è riuscito a tirarlo fuori, a realizzarlo. Grazie anche all‘Inter…
Ma la strada per arrivare all’Inter è stata lunga. È cominciata da Varese. Dove è nato. La sua
fortuna – racconta ancora al Corsera – è stata abitare a 500 metri dallo stadio Ossola e dalle finestre di casa “vedevo i campi di allenamento della squadra che ai tempi era in Serie A. Mi affacciavo e mi dicevo: ‘Un giorno su quel campo voglio entrarci anch’io'”.
Il primo grazie? Lo deve dire ad Angelino, il magazziniere del Varese che gli diede la possibilità di assistere agli allenamenti con la tuta del Varese. Ma solo a una condizione:
Il patto era che io lo aiutassi a pulire gli scarpini, sgonfiare i palloni, mettere le maglie a lavare. Poi ho fatto carriera… A 11 anni, il 4 febbraio del 1968, sono stato il raccattapalle di Varese-Juventus, 5-0. Un risultato storico, tripletta di Pietro Anastasi
Beppe Marotta è mai stato un calciatore prima di sedersi dall’altra parte? Certo che sì: giocava da centrocampista, poi però a 16 anni ha deciso di iniziare la carriera da dirigente e a 19 anni era già responsabile del settore giovanile…
Il primo acquisto di Beppe Marotta fu Michelangelo Rampulla dalla Pattese. Poi nel 1987 passa al Monza, l’attuale creatura di Berlusconi e Galliani. Vince il campionato di Serie C. Poi arriva il Venezia e la favola di Alvaro Recoba. Ma non finisci qui…
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Inter, Beppe Marotta ha realizzato il suo sogno. La confessione…
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Il giocatore che ha fatta più divertire Beppe Marotta?
Cassano alla Samp: ho accettato la sfida di Garrone di gestire la squadra pur in B. In otto anni l’abbiamo portata ai preliminari di Champions. Ma non dimentico Del Piero, Buffon e Ronaldo…
Altra domanda: la chiamata della Juventus è stata l’apice della carriera?
Per un dirigente che arriva dalla provincia, le grandi squadre, come la Juventus prima e l’Inter ora, rappresentano la realizzazione del sogno di bambino…
A quale trofeo è maggiormente legato?
Il campionato di B vinto con la Sampdoria, il primo scudetto con la Juventus e il recente con l’Inter…