SANGUE FREDDO – “Le ho chiesto di ascoltarmi e di fidarsi. Aveva un solo modo di uscire, ovvero infilarsi in una piccola insenatura tra gli scogli, così l’ho afferrata e l’ho letteralmente ‘lanciata’ lì, finendo sott’acqua. A quel punto, dopo essere riemerso, ho perso l’orientamento e sono finito contro gli scogli, poi le persone mi hanno lanciato una corda e sono salito, ferendomi alle braccia e alle gambe. La ragazza era in salvo, ma l’ho saputo solo a riva. Ho tirato un sospiro di sollievo“.
Finito il tutto, le ragazze sono rientrate in Alto Adige. Stramaccioni, che è stato ringraziato da entrambe, invece, ha proseguito la propria vacanza, nonostante gli acciacchi e le abrasioni. Con la consapevolezza, però, di aver salvato due giovani vite.