Il big match dell’ottava giornata di Serie A, Napoli-Inter (3-1), si è rivelato un banco di prova amaro per i nerazzurri, ponendo fine a una striscia di sette vittorie consecutive. La squadra di Cristian Chivu ha mostrato un doppio volto, lasciando intravedere qualità offensive notevoli ma anche fragilità difensive e tattiche che sono costate care.
I Nodi Negativi e gli Errori Tattici
Il primo e più evidente punto negativo è la gestione della pressione avversaria. L’Inter è apparsa meno lucida e compatta dopo il primo svantaggio, arrivato su un rigore discusso, e ha subito il secondo gol (McTominay al 54′) su una ripartenza fulminea, simbolo di una transizione difensiva troppo lenta. La prestazione di Francesco Acerbi è stata insufficiente; l’esperto difensore è sembrato in ritardo in diverse occasioni chiave, specialmente sul secondo e terzo gol. Anche Henrikh Mkhitaryan, sostituito presto per infortunio dopo aver causato il rigore, non ha dato il solito contributo di filtro e qualità.
A livello tattico, il 3-5-2 di Chivu, pur funzionando in fase di costruzione, ha mostrato delle lacune sulla corsia esterna di Denzel Dumfries, spesso contenuto e meno incisivo del solito. Inoltre, la mancanza di un giocatore in grado di saltare l’uomo per creare superiorità in zona offensiva ha reso l’attacco, pur volenteroso, troppo prevedibile nei momenti decisivi.
Le Note Positive e i Migliori in Campo
Non tutto è da buttare. La beneamata ha avuto una reazione rabbiosa dopo l’iniziale svantaggio, colpendo ben due legni (traversa di Bastoni e palo di Dumfries) nel finale del primo tempo, a testimonianza di una presenza costante in area avversaria.
La nota più lieta è ancora una volta Hakan Calhanoglu (voto 7.5). Il centrocampista turco ha dominato la zona nevralgica del campo, distribuendo gioco con lucidità, provando la conclusione da fuori e realizzando con freddezza il rigore che ha momentaneamente riaperto la partita. Anche Alessandro Bastoni (voto 7) si è confermato una pedina essenziale in fase di spinta, sfiorando il gol di testa. Lautaro Martinez, invece, si è guadagnato il rigore e ha sfiorato il gol nel primo tempo, dimostrando spirito combattivo nonostante la serata difficile. Da condannare il suo gesto di stizza verso il mister partenopeo.
Il Morale della Squadra
La sconfitta, arrivata dopo una striscia vincente, è un duro colpo per il morale. Tuttavia, il fatto di aver creato diverse occasioni da gol contro una squadra in crisi ma determinata, è un segnale che il potenziale è alto. Il tecnico Chivu, quantomeno, dovrà lavorare sulla tenuta mentale della squadra, che ha perso lucidità dopo il 2-0 subito. Di contro, Il Napoli di Conte è tornato al primo posto, ma il campionato è ancora molto lungo. Perciò, l’Inter dovrà resettare tutto e ripartire alla grande già dal prossimo turno infrasettimanale contro la Fiorentina al Meazza, mercoledì 29 ottobre.




